MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Città sporca e degrado. Residenti incivili e Nausicaa latitante. I nodi del porta a porta

A marzo entrerà in funzione un sistema di controllo per la ricicleria. Spazzatrici ad Avenza e codice a barre sui sacchetti del tutto inutili. Si studiano correttivi per far fronte ai furbetti dei rifiuti.

A marzo entrerà in funzione un sistema di controllo per la ricicleria. Spazzatrici ad Avenza e codice a barre sui sacchetti del tutto inutili. Si studiano correttivi per far fronte ai furbetti dei rifiuti.

A marzo entrerà in funzione un sistema di controllo per la ricicleria. Spazzatrici ad Avenza e codice a barre sui sacchetti del tutto inutili. Si studiano correttivi per far fronte ai furbetti dei rifiuti.

Entro marzo entrerà in funzione il controllo per l’accesso alla ricicleria di via Pucciarelli. E’ allo studio un sistema per ottimizzare i passaggi delle spazzatrici su Avenza e Marina, ma resta ancora lontana l’adozione del lettore ottico per la lettura dei codici a barre sui sacchetti di plastica e indifferenziata del porta a porta. A fare chiarezza su questi tre aspetti legati ai rifiuti e quindi all’igiene e al decoro dell’intero territorio comunale, è Nausicaa. Tre problemi di interesse collettivo, non emersi nella recente infuocata assemblea organizzata da ’Lozzbuster’, ma molto sentiti dai cittadini e dai residenti che lamentano incuria e sporcizia.

Da anni alla ricicleria di via Pucciarelli, utilizzata da ancora troppo pochi volenterosi, si parla della tessera sanitaria necessaria per il conferimento di particolare rifiuti (inerti, ferro, ingombranti, olii, elettronica) per eliminare il fenomeno dei furbetti che, pur non risiedendo nel Comune conferiscono qui i rifiuti. "Per Natale è stato installato il sistema che è in fase di collaudo – dicono da Nausicaa - e ci sarà un controllo anche su eventuali materiali radioattivi portati in ricicleria. Tutto andrà in funzione entro marzo".

Per il porta e porta, Nausicaa fa chiarezza sulla consegna dei sacchetti gialli (per la plastica) e grigi (per l’indifferenziata) che da alcuni anni sono gratuiti (basta recarsi nella sede di Nausicaa di viale Galilei) e dei sacchi con codice a barre che viene associato all’utente, ma che ancora non vengono usati perché i mezzi per la raccolta non hanno il lettore ottico. L’obiettivo sarebbe quello di far pagare meno a chi conferisce meno indifferenziata, ma al momento non ci sono disposizioni dall’amministrazione.

C’è poi il nodo delle spazzatrici che in certe strade (per esempio alla Prada) devono fare lo slalom tra le auto parcheggiate perchè non viene regolamentata la sosta in modo da liberare la strada nel giorno della pulizia programmata. "Da un anno il sistema è organizzato in centro città, ma ha creato malumori" dicono ancora da Nausicaa che ne sta studiando l’applicazione per Avenza e Marina.

E tra i dati emersi nella assemblea di ’Lozzbuster’ c’è l’impressionante numero di cani presenti in città, che oscilla tra gli 8 e i 10 mila, come dire un quadrupede ogni sei abitanti, e i cui resti e deiezioni sono diventati un’emergenza. E chi anni fa pensava che eliminando le isole ecologiche (dove già c’era la differenziata) si sarebbe risolto il problema, ha dovuto fare i conti con la fantasia degli incivili. Qualcuno ha provato a dire che i rifiuti abbandonati in centro città sono opera degli extracomunitari che abitano in case affittate al nero, ma l’inciviltà è un fenomeno multirazziale e trasversale ai ceti sociali. Così ogni anno, deiezioni e rifiuti abbandonati, costano alla collettività (a coloro che pagano regolarmente la Tari) 400 mila euro.

Ormai sono decenni che esiste la differenziata e da molti anni c’è il porta a porta (per Avenza e Marina). Chi ha voluto capire lo ha capito (anche se non c’è niente da capire, c’è solo da adottare un comportamento civile, che dovrebbe essere una dote intrinseca) e dopo la prevenzione (l’informazione) molti hanno chiesto una sana repressione, ovvero sanzioni certe e pesanti. Oltre a passaggi coordinati e continuati di Nausicaa che sembra latitante.

Maurizio Munda