ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Come diventerà il Museo del Marmo. Via libera al progetto di restyling. Nuovi arredi, 17 stanze e bookshop

La riqualficazione del centro espositivo sarà firmata dallo studio Camaiora e da Stefano Genovesi. Ok della giunta al riammodernamento delle sale interne per oltre 900mila euro: tutto sull’escavazione.

Una sala del Museo del marmo. La struttura sarà completamente rimodernata e riqualificata secondo le attuali soluzioni espositive

Una sala del Museo del marmo. La struttura sarà completamente rimodernata e riqualificata secondo le attuali soluzioni espositive

Il progetto di riallestimento espositivo del Museo del Marmo è pronto. La giunta ha dato l’ok al riammodernamento degli interni, ma i soldi per realizzare i nuovi spazi non bastano. Un totale di 917mila euro che saranno finanziati in parte con fondi comunali e in parte con il credito dell’Art bonus. La progettazione museografica è dello studio di architettura Camaiora, mentre quella museologica di Stefano Genovesi, il direttore scientifico del Museo del Marmo e di Fossacava. Attualmente il museo è chiuso per lavori di manutenzione straordinaria alle coperture e alle aree esterne da parte della Camera di commercio, proprietaria dell’immobile. Nello specifico il progetto prevede la realizzazione di supporti espositivi, elementi di arredo fisso, un nuovo sistema di illuminazione, ridistribuzione interna dei reperti e delle opere esposte. Ma anche la rivisitazione della sala d’ingresso, della biglietteria, la creazione di un bookshop, un nuovo look per la sala dedicata al design del marmo e la riqualificazione del bar interno. È previsto anche il restauro dei manufatti in ceramica, metallo e marmo di interesse storico e archeologico. Le installazioni multimediali distribuite lungo il percorso di visita saranno realizzate da ‘Studio Azzurro’, società esperta in sperimentazione artistica e produzione di video e sistemi interattivi. All’entrata il visitatore sarà accolto da una parete dove compariranno i termini del dialetto carrarino legati all’escavazione del marmo, accompagnati dalla traduzione in lingua italiana e inglese. Una seconda parete sarà dedicata a chi ha contribuito a sostenere finanziariamente il museo. Sarà musealizzata l’opera ‘Per ogni lavoratore morto ‘di Giorgio Andreotta Calò, con la relativa proiezione del video e della documentazione fotografica. Una installazione multimediale, dedicata alla storia del territorio e dell’attività di escavazione del marmo, sarà invece collocata a destra dell’ingresso del museo.

Non mancheranno le sale tematiche, circa 17, che con manufatti e supporto tecnologico racconteranno la storia del marmo dagli etruschi ai nostri giorni. E poi tanti strumenti antichi e più moderni per raccontare la storia dell’escavazione, campioni dei marmi estratti dai romani, vedute dei luoghi di lavoro del cavatore e dello scalpellino. Ci sarà anche una sala dedicata ad un esperimento congiunto con l’Accademia di belle arti di Carrara che prevede di realizzare e documentare visivamente un blocco semilavorato di età romana della cava di Fossacava. I corridoi della Marmoteca saranno completamente liberati dalle pedane, dalle installazioni e dai materiali attualmente presenti, in modo da focalizzare l’attenzione sulla vasta collezione di marmi e pietre. Ci sarà poi uno spazio per conferenze e convegni, una sezione dedicata ai cavatori carrarini coinvolti nella metà degli anni ’60 nel salvataggio dei templi di Ramses II ad Abu Simbel. Mentre nel giardino che circonda il museo resteranno i circa 200 blocchi semilavorati e i macchinari del marmo di età moderna.

Alessandra Poggi