
Quest’anno festeggia 40 anni. Il presidente: "Un’opportunità su cui lavorare. Potrebbe anche diventare un luogo espositivo e di vendita dei nostri prodotti". .
Si arricchisce di uno spazio importante la comunità pedagogico-riabilitativa di soggetti affetti da dipendenze patologiche del Monte Brugiana, che ha ottenuto dall’amministrazione comunale la gestione della ex scuola pubblica di Bergiola Maggiore. "Un’ opportunità per noi – sottolinea il presidente della cooperativa e della comunità, nonché fondatore, Adriano Cacciatori –. Non abbiamo ancora un’idea precisa su quello che faremo in quella struttura, ma tante idee da mettere a punto. Potrebbe diventare uno spazio aperto ai colloqui, oppure un luogo espositivo e di vendita dei nostri prodotti. Tra le ipotesi in campo, proporre le nostre produzioni per l’esterno in una sorta di sostentamento parallelo. Per noi è una grande opportunità su cui lavorare. Intanto segna il passo di un avvicinamento alla città e quindi di una nuova apertura a colloqui e centro d’ascolto".
Un avvicinamento che può davvero aprire le porte, anticamera di quella comunità immersa nella folta boscaglia del monte Brugiana, a 800 metri sul livello del mare, un agglomerato abitativo che vive quasi in totale autonomia. "Adesso siamo un po’ meno, non raggiungiamo il centinaio. Questo per vari motivi dovuti alla riorganizzazione dei Sert e quindi in risposta ad una tendenza che invia meno. Si sta ridefinendo tutta la politica delle dipendenze, in maniera generale". La comunità si sta preparando per il suo 40° compleanno. "Faremo iniziative a partire dal 22 giugno e per tutto l’anno, includendo anche la nuova struttura della scuola di Bergiola" annuncia Cacciatori. Quaranta anni di duro lavoro, con ospiti impegnati che hanno trasformato un luogo aspro e incolto, in un’incantevole e accogliente località dove regnano l’armonia e la bellezza, di un mondo "fatto con tutto ciò che la gente ha buttato via, compresi gli uomini", diceva Cacciatore.
"Abbiamo comunità per adulti e anche per i minori. Gli inviì precoci danno risultati sicuramente migliori per la buona riuscita nella costruzione di un percorso – spiega –. Da 40 anni seguiamo il principio dell’integrazione. Non si insegna la socializzazione con teorie ma vivendola, uscendo dalla logica del branco e seguendo le regole della vita". Oggi il ’male di vivere’ che spinge i giovani ad avvicinarsi a droga e alcol spaventa di più. "Adesso è tutto di più – dice Cacciatore –. Si aggiunge non solo l’alcol che sta dilagando, ma sostanze che danneggiano in maniera irreversibile il cervello, tra cui la cocaina e altre sostanze stimolanti. L’eroinomane si notava e voleva farsi notare per essere aiutato. Oggi non è più così. Il ‘male di vivere’ non si fa vedere e quando succede, è già troppo tardi. Una situazione allarmante, che riguarda giovanissimi precoce ma capita anche in età tardiva. C’è anche gente che inizia a 40/50 anni e questo è un fenomeno di tendenza molto preoccupante".