di Francesca Frediani
È arrivato alla ventesima edizione Con-vivere, il festival della filosofia che si terrà quest’anno dall’11 al 14 settembre. "Plurale" sarà il tema, Luigina Mortari la consulente scientifica, insegnante presso la scuola di Medicina e chirurgia dell’Università di Verona e autrice di numerosi titoli: "Filosofia della cura", "La sapienza politica", "Emozioni e virtù".
La direzione come negli ultimi anni è di Emanuela Mazzi. Edizione importante per guardarsi indietro e vedere tutto quello che è stato costruito in questi vent’anni e doveroso il ringraziamento a Remo Bodei, che per primo ebbe l’intuizione di portare il sapere e la filosofia fuori dalle Accademie, dalle Università: per le strade, nelle piazze, tra la gente. "Un evento di alto livello culturale che sarà una spinta a questo nostro centro storico che soffre e ha bisogno di essere aiutato" ha detto Enrico Isoppi presidente della Fondazione CrC nel ricordare e ringraziare i membri del Comitato per il festival: Comune, Accademia di Belle Arti, Camera di commercio Toscana Nord-Ovest, Fondazione Marmo.
"In questo titolo "Plurale" c’è tutta la consapevolezza di essere una comunità a dispetto della fase storica difficile che stiamo attraversando" ha sottolineato la sindaca Serena Arrighi, mentre la direttrice Emanuela Mazzi ha introdotto la consulente scientifica Luigina Mortari e il suo approccio teorico e pratico insieme, e interdisciplinare, ricordando come fosse già stata ospite durante un’edizione di Con-vivere di qualche anno fa dedicata alla cura.
Infine la parola è passata a quest’ultima, che ha rimarcato di avere colto con piacere il passaggio da invitata a curatrice e ha spiegato come la pluralità sia la capacità di tenere insieme dentro un disegno armonico, mentre il termine "inclusione" tanto di moda nasconda in realtà un contenitore dove far stare tutto dentro in maniera asfittica. Bello anche il logo del festival, tante foglie appese a un filo a indicare che non siamo sovrani del tempo che viviamo ma dobbiamo comunque trovare un percorso di senso.
"Abbiamo bisogno di speranza e di fiducia. Gli spazi di condivisione e conversazione sono l’unico modo per contrastare gli elementi negativi. Come diceva Heidegger, non dobbiamo lavorare sul negativo ma costruire tutto attorno, sopra, sotto, a lato. È la cosa più importante che può fare un filosofo". Tema per i ragazzi, che saranno presenti anche quest’anno con le loro magliette arancioni, sarà l’amicizia, quella civica, della concordia, del tempo buono. "Magari Con-vivere ci aiuterà anche a passare i prossimi mesi di stravolgimenti della viabilità in città. Come ci fu d’aiuto l’edizione tenutasi nel periodo Covid", è l’auspicio di Isoppi.