REDAZIONE MASSA CARRARA

Con-Vivere, visita guidata alla mostra Artificiale

La mostra 'Artificiale' a Palazzo Binelli, parte del festival Con-Vivere, espone opere di artisti under 35 e studentesse dell'Accademia di belle arti di Carrara. Si focalizza sull'arte generativa e sulle implicazioni dell'uso di sistemi autonomi non umani nell'arte contemporanea. Un evento conclusivo con artist talk e visita guidata è previsto per venerdì alle 18 con la curatrice Chiara Dall'Olio.

La mostra 'Artificiale' a Palazzo Binelli, parte del festival Con-Vivere, espone opere di artisti under 35 e studentesse dell'Accademia di belle arti di Carrara. Si focalizza sull'arte generativa e sulle implicazioni dell'uso di sistemi autonomi non umani nell'arte contemporanea. Un evento conclusivo con artist talk e visita guidata è previsto per venerdì alle 18 con la curatrice Chiara Dall'Olio.

La mostra 'Artificiale' a Palazzo Binelli, parte del festival Con-Vivere, espone opere di artisti under 35 e studentesse dell'Accademia di belle arti di Carrara. Si focalizza sull'arte generativa e sulle implicazioni dell'uso di sistemi autonomi non umani nell'arte contemporanea. Un evento conclusivo con artist talk e visita guidata è previsto per venerdì alle 18 con la curatrice Chiara Dall'Olio.

C’è ancora tempo fino a sabato per visitare la mostra ‘Artificiale’ di Palazzo Binelli, realizzata per il festival Con-Vivere. Per chiudere in bellezza l’evento per venerdì alle 18 nella sede di via Verdi in programma ci sono un artist talk e una vista guidata con gli artisti e la curatrice Chiara Dall’Olio (nella foto). In mostra le opere di tre artisti under 35, Andrea Camiolo, Claudia Fuggetti e Eleonora Roaro e quattro studentesse dell’Accademia di belle arti di Carrara: Gaia Carlini, Clara Janz, Cristina Narraccio e Elena Pinelli, selezionate con la collaborazione del professor Clemente Pestelli, coordinatore della scuola di Nuove tecnologie dell’arte e di Marco Cadioli, docente di Net Art. Focus della mostra è il cambiamento più rivoluzionario nel campo dell’arte contemporanea dopo l’avvento della macchina fotografica nel 1839. Parliamo dell’arte generativa che crea opere d’arte attraverso l’uso di sistemi autonomi non umani, il computer, il web, l’intelligenza artificiale attraverso le diverse applicazioni generative oggi disponibili. La riflessione sulle potenzialità degli strumenti generativi, ma anche sui loro limiti derivanti dalla standardizzazione dei procedimenti di implementazione dei dati e utilizzo, nonché l’influenza che questo tipo di immagini ha sulla percezione generale, connessa anche a temi come la manipolazione, la presunta veridicità e il controllo delle macchine sulle attività umane, sono temi di grande attualità nel dibattito sociale, così come in quello artistico.