Il dottor Roberto Orecchia
Professionisti da tutto il mondo si ritrovano oggi e domani all’Expert Meeting del congresso ‘Advance in Radiation Oncology’ nel salone principale della Camera di Commercio di Carrara, un'importante occasione di rilevanza internazionale per fare il punto sulle più avanzate tecniche di trattamento dei tumori più frequenti e invasivi.
Parteciperanno autorità nel campo della oncologia e della radioterapia, che presenteranno le più recenti innovazioni nell’approccio diagnostico e terapeutico delle patologie oncologiche. Un focus particolare sarà sull’importanza della radioterapia, che oggi permette trattamenti altamente selettivi contro la neoplasia, preservando al contempo gli organi a rischio e le loro funzioni vitali.
Elemento distintivo del congresso sarà la forte collaborazione interdisciplinare, che coinvolgerà non solo oncologi medici e radio-oncologi, ma anche radiologi, medici nucleari e fisici medici, figure sempre più fondamentali nel trattamento oncologico.
Le due giornate di congresso vedranno alternarsi relazioni scientifiche, letture magistrali e dibattiti, durante i quali esperti condivideranno le loro esperienze, i risultati ottenuti e le sfide future nel trattamento dei tumori.
Ad aprire i lavori saranno la direttrice generale dell’Asl Casani, la responsabile Zona Apuane Guglielmi e il direttore del dipartimento oncologico Allegrini. Presidente del convegno è il professor Orecchia, direttore dell’Istituto Europeo di Oncologia, al suo fianco figure di spicco nazionali alcune provenienti dagli atenei toscani, lombardi e laziali e internazionali.
Sarà infatti presente la ‘Southwestern Medical Center’ con il rettore Timmerman, i professori Rahimi e Pompos che faranno il punto sulle innovative metodiche radioterapiche nella patologia polmonare e mammaria, e sui controlli di qualità.
Una speciale sessione sarà dedicata all’impiego della radioterapia nel controllo di alcune aritmie cardiache refrattarie alle procedure convenzionali, secondo gli esperti dell’ospedale Monzino (Milano), dell’Istituto Europeo di Oncologia e ospedale di Bari.