DANIELE ROSI
Cronaca

Consiglio comunale Dopo la lite sospesi i lavori

Le accuse di razzismo e la contestazione alla sindaca sullo stadio inaspriscono i rapporti fra maggioranza e opposizione

Consiglio comunale Dopo la lite sospesi i lavori

I banchi dell’opposizione in consiglio comunale. Bagarre su Avenza

Clima caldo e nervi a fior di pelle martedì in consiglio comunale. Un confronto acceso in cui il focus si è mantenuto sempre su Avenza, con botta e risposta continui sul tema sicurezza e soprattutto sulla recente inaugurazione del consolato domenicano, che tanto ha fatto parlare nei giorni scorsi tra accuse di razzismo e lamentele di una parte degli avenzini sulla situazione della frazione. Un confronto di oltre due ore, in cui la sindaca ha ricordato una prossima variazione di bilancio che sarà dedicata proprio ad Avenza a luoghi importanti come Sala Amendola, ex Cat e mercato coperto che nelle mire del Comune c’è la volontà di recduperare sai conl’articolo 21, sia conil bvandodelle periferie che conla variazionedi vilancio. "Sono la prima a ricooscere l’importanza diqueste zone le la necessità di ridare loro nuova vita per portare più gente in strada e aumentare la sicurezza". Sul degrado di Avenza è intervenuto come cittadino l’esponente delle Lega Nicola Pieruccini il quale ha difeso la manifestazione di Avenza come una espressione dei cittadini.

Il discorso si è però subito spostato sul post della sindaca Arrighi in cui si faceva riferimento a episodi di razzismo avvenuti durante l’inaugurazione del consolato e in cui si stigmatizzava la presenza del consigliere della Lega Andrea Tosi. La sindaca nel ribadire come sia rimasta colpita dalla veemenza delle proteste durante l’inaugurazione, ha ritrattato sottolineando di non aver mai abbinato il consigliere Tosi al razzismo e di aver avuto però la percezione di proteste talvolta a stampo razzista. "La protesta sembrava a tutti gli effetti contro la comunità dominicana – ha spiegato la sindaca - ed è stata percepita così anche dagli stessi stranieri". La risposta e il post della sindaca non hanno però convinto le opposizioni, che hanno ritenuto le proteste degli avenzini rivolte esclusivamente alla giunta e non agli stranieri. Anche il diretto interessato Tosi è intervenuto, prendendo le distanze da qualsiasi tipo di atteggiamento razzista. "Lei ha voluto strumentalizzare una situazione – ha replicato Tosi rivolto alla sindaca – perché non voleva ammettere che alcuni cittadini la stavano contestando sulla situazione di Avenza. Il razzismo non c’entra niente".

Sul tema il consigliere Simone Caffaz ha quindi presentato un ordine del giorno in cui si è chiesto a tutti i consiglieri di prendere le distanze su quanto scritto dalla sindaca. La votazione non è passata, raccogliendo 7 favorevoli, 11 contrari e due astenuti. Spazio anche per un momento di tensione, culminato con un confronto tra il consigliere Massimiliano Bernardi e il segretario generale Alessandro Paolini. Bernardi ha aperto con un intervento sulla contestazione alla sindaca da parte degli ultras alla festa della birra e ha parlato di un video postato da un membro della Consulta giovani. A quel punto, dopo un feroce battibecco con il segretario Paolini, sul diritto di parola, Bernardi invitato a fare ricorso al Tar ha dichiarato con veemenza che sarebbe andato in Procura. Per calmare gli animi il presidente Bottici ha annunciato la sospensione dei lavori. Al rientro l’intera maggioranza ha fatto mancare il numero legale facendo chiudere i lavori in anticipo.

"Credo sia la prima volta nella storia – ha affidato a una nota il suo commento Caffaz – che la maggioranza, ripeto: la maggioranza, che per definizione ha il dovere di governare e far funzionare le istituzioni, abbia fatto mancare il numero legale e interrotto il consiglio comunale".