Consiglio Una ’guerra’ continua tra frecciate e abbandoni dell’aula

Passa la mozione di FdI che chiede le dimissioni di Alberti. Pd e Mac non ci sono. Il sindaco attacca ma si astiene

Consiglio Una ’guerra’ continua tra frecciate e abbandoni dell’aula

Il presidente del consiglio Incoronato e il sindaco Persiani

Partito democratico e lista civica Massa è un’altra cosa abbandonano l’aula lasciando al centrodestra tutto il palcoscenico per discutere mozioni e risoluzioni di condanna contro quanto accaduto dentro e fuori dal consiglio comunale poche settimane fa, vale a dire l’aggressione del consigliere del Pd Stefano Alberti al capogruppo della Lega Filippo Frugoli (che se la vedranno in Tribunale). L’assenza dell’opposizione, esclusa la consigliera del Polo Progressista e di Sinistra, Daniela Bennati, è diventato un assist a porta vuota per il centrodestra che si è ricompattato e si è preso tutta la scena. Una vittoria per abbandono, di fatto.

Lo mette in risalto Lorenzo Pascucci, Noi Moderati: "Chi sceglie l’Aventino lo fa per ben altre ragioni. Abbiamo assistito in questi giorni al tentativo di cambiare le carte in tavola", ha detto evidenziando come qualcuno abbia tentato una difesa dell’aggressione e delle minacce. Interviene lo stesso Frugoli che evita di parlare in maniera diretta dell’episodio ma ricorda come tutti i consiglieri abbiano votato il ‘Manifesto della comunicazione non ostile’ e continua mettendo in evidenza come faccia male "vedere uscire parte dell’opposizione, da cui non mi aspettavo un voto favorevole, ma non di non partecipare alla discussione. Un modo di fare triste, non tanto nei miei confronti ma di un dibattito che dovrebbe essere quantomeno democratico. L’opposizione dovrebbe smorzare i toni, siamo additati come maggioranza orba, pericolo per la democrazia, ci è stato detto che vogliamo mettere il bavaglio".

Lunghissimo poi l’intervento del sindaco Francesco Persiani che subito va all’attacco: "L’assenza che pesa di più è quella del consigliere Alberti", richiamando poi alla necessità di un dialogo che deve ricomporre le fratture politiche per poi continuare: "Dà fastidio essere giudicati e allora bisogna alzarsi dai banchi per evitare il confronto con l’altra parte. Un atteggiamento gravissimo soprattutto per chi riveste un ruolo pubblico che dovrebbe essere di esempio. Quanto accaduto quel giorno rappresenta la pagina più brutta della sala 10 Aprile. E nessuno della sua parte che si scandalizza e prende un minimo di distanza. Doppia morale e doppio peso, se viene condannato Sofri comunque è innocente, se viene assolto Berlusconi è comunque colpevole. Le dimissioni sono una cosa che avrebbe dovuto mettere sul piatto della bilancia lo stesso Alberti. Condivido la mozione di FdI ma mi asterrò, come sindaco, per mandare un segnale alla città, alle forze politiche, per mantenere aperto un dialogo fra forze opposte ma che devono, le altre, ancora imparare il rispetto e la tolleranza reciproca". La mozione di FdI passa comunque con 14 voti favorevoli e 3 astenuti (Persiani, Deleanu, Bordioni). La risoluzione di maggioranza passa con 23 voti favorevoli, tutto il centrodestra unito.

Pd e Massa è un’altra cosa rientrano in aula per discutere le interpellanze ma ora è il centrodestra a rendere pan per focaccia e lo dimostra, a microfono aperto, il presidente Agostino Incoronato: "Via, via, via, se dovente andar via andate via sennò vi devo conteggiare io". Il centrodestra lascia, manca il numero legale e il consiglio si chiude. Un abbandono condannato da Bennati del Polo, che invece ha partecipato a tutta la discussione: "Il primo lunedì del mese vengono discusse le interpellanze che provengono da istanze dei territori e ancora una volta questo non è stato possibile. La maggioranza e l’estrema destra hanno dimostrato il loro vero interesse girando le spalle alla città abbandonando l’aula e facendo quindi mancare il numero legale".