REDAZIONE MASSA CARRARA

Conte aggredito da un no vax a Massa. “Uno schiaffo pedagogico”

Il leader M5S: “Se avessimo seguito le indicazioni dei no vax probabilmente oggi saremmo una comunità completamente distrutta”. L’aggressore: “La violenza l'ha fatta lui con i suoi Dpcm”

Giulio Milani

Massa (Massa Carrara), 5 maggio 2023 – Giuseppe Conte è stato aggredito da un no vax a Massa, dove si trova per un comizio elettorale. All'arrivo in piazza, il leader M5S ha iniziato a salutare la folla che si era radunata.

Conte aggredito da un no vax a Massa
Conte aggredito da un no vax a Massa

Il no vax – Giulio Milani, candidato alle prossime comunali per 'Massa insorge. Marco Lenzoni sindaco’ –   avvicinandosi e fingendo di volergli stringere la mano, lo ha poi colpito sul volto iniziando a inveire contro le misure di contenimento e protezione introdotte durante l'emergenza pandemica. Prontamente allontanato dalle forze dell'ordine, è stato oggetto di cori e insulti da parte della cittadinanza che ha poi accolto Conte tra applausi e cori '' Conte! Conte!''.

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''Quando ci si assume una responsabilità di governo si prendono decisioni difficili in momenti di grande difficoltà per l'intero Paese, come accaduto durante la pandemia - ha commentato l'ex premier -. Non si può accontentare tutti nonostante si lavori al bene di tutti. Il signore che mi ha aggredito, che è un no vax convinto, ha dimostrato con il suo gesto violento che questo tipo di derive sono fatte da persone irresponsabili. Se avessimo seguito le loro indicazioni probabilmente oggi saremmo una comunità completamente distrutta. Il dissenso è legittimo, ma questa manifestazione violenta esula dal contesto democratico''.

“Sono dispiaciuto per ciò che è accaduto – ha aggiunto – ma soprattutto quale stato d'animo può avere uno che da una parte ha subito un'aggressione da parte di un signore che ha ritenuto di esprimere in questo modo il suo dissenso e dall'altra tra una settimana deve spiegare ai giudici che quelle misure restrittive erano sufficienti?".  “Dobbiamo però restare lucidi e mantenere i nervi saldi perché questo è il compito di chi assume responsabilità pubbliche. Il punto è semmai un altro: se tutti coloro che hanno opinioni diverse reagissero come quel signore di Massa allora sarebbe il caos”.

Le parole dell’aggressore: “E’ stato uno schiaffo pedagogico”

"Ma quale sganassone, è stato uno schiaffo pedagogico. Da ex elettore M5S, ex militante deluso, ed ex rappresentante di lista...", dice all'Adnkronos Giulio Milani, l'uomo che ha alzato le mani sull'ex presidente del Consiglio. Milani, che sulla sua pagina Facebook si presenta come Responsabile Ufficio Stampa del Cln (Comitato di Liberazione Nazionale), ridimensiona le accuse: "Non ho aggredito Conte, ho semplicemente usato il minimo della forza possibile. Il mio è stato un buffetto, per notificargli il mio disprezzo morale. Mio e di milioni di persone".

Perché prova disprezzo per Conte? "Perché ha tradito gli elettori facendo accordi con chiunque pur di avere poltrone e perché ha trascinato l'Italia in guerra dando sostegno al governo Draghi. Per non parlare dei provvedimenti anticostituzionali varati dal suo governo durante la pandemia. Lui e Speranza sono alla sbarra con l'accusa di epidemia colposa. Dovremmo interrogarci su di lui, più che su di me", attacca Milani. Se Conte dovesse sporgere denuncia? "In tal caso spiegherò le mie ragioni in tribunale. I giornali titolano che sono un no vax, ma io sono un editore, gestisco una casa editrice, sono un intellettuale. Ripeto: il mio è stato uno schiaffo pedagogico. La violenza l'ha fatta lui con i suoi Dpcm".

Nei confronti di Milani, da quanto si apprende, dovrebbe scattare una denuncia per le ipotesi di percosse e per l'articolo 342 del codice penale, oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario. Da quanto riferito Conte non ha riportato conseguenze dallo schiaffo ricevuto e ha proseguito il suo intervento elettorale a Massa da dove poi si è spostato a Pisa. Milani invece è stato allontanato dalla polizia che lo ha poi accompagnato in questura.

Milani è uscito dalla questura dopo l'identificazione e ha raggiunto intorno alle 19 il comitato elettorale della sua lista civica ' Massa Insorge' per la consueta riunione di fine pomeriggio. Raggiunto al telefono, Milani non ha voluto commentare l'episodio. "Non posso rilasciare ora dichiarazioni, lo farò domani in una conferenza stampa alle ore 16 sotto il Comune dove allestiremo dei banchini per divulgare le nostre campagne - ha detto -. Domani diremo tutto quello che ci sarà da dire. Faccio parte di una formazione politica, parleremo domani con calma di quanto è successo e come è successo"