"Contratti inadeguati a Nausicaa"

La Fit Cisl denuncia disparità salariali a Carrara dovute all'esternalizzazione di servizi da parte di Nausicaa, con risvolti negativi sulle condizioni di lavoro. Si chiede la reinternalizzazione o l'applicazione di contratti equi per i dipendenti coinvolti.

"Contratti inadeguati a Nausicaa"

La Fit Cisl denuncia disparità salariali a Carrara dovute all'esternalizzazione di servizi da parte di Nausicaa, con risvolti negativi sulle condizioni di lavoro. Si chiede la reinternalizzazione o l'applicazione di contratti equi per i dipendenti coinvolti.

Da anni Nausicaa esternalizza diverse attività e ciò crea disparità sulle retribuzioni dei dipendenti". La segnalazione arriva da Luca Mannini della Fit Cisl che richiama il concetto di dumping contrattuale: la svalutazione del salario di alcuni lavoratori a cui si applicano contratti differenti da quello di riferimento, con regole diverse e costi più bassi rispetto a quelli di altri lavoratori che fanno lo stesso lavoro. "Nausicaa ne fa largo uso da diversi anni – spiega Mannini - con l’esternalizzazione della raccolta del vetro, della carta e cartone, del verde, della manutenzione del verde e della pulizia dei cassonetti. Un sistema che probabilmente nasce dalla volontà dell’azienda e dunque dalla proprietà, il Comune di Carrara, di voler abbassare i costi di gestione. Peccato che tali risparmi ricadano negativamente sulle retribuzioni dei dipendenti e sulle condizioni di lavoro degli stessi. Abbiamo riscontrato anche problematiche relative la sicurezza. Appalti di questo tipo sono presenti anche all’Asmiu e in Lunigiana ambiente, seppure in misura minima". Fit Cisl chiede una reinternalizzazione di questi servizi e del relativo personale interessato. In alternativa chiede che le aziende cooperative aggiudicatrici dell’affidamento applichino ai propri dipendenti il Ccnl Utilitalia di igiene urbana garantendo un giusto salario e l’applicazione di un’ adeguata normativa in base alla tipologia di lavoro che realmente svolgono. "È inutile chiedere il salario minimo per legge – prosegue Mannini - obsoleto cavallo di battaglia di qualche organizzazione sindacale nonché di una parte politica, quando le stesse amministrazioni pubbliche locali sono le prime a creare povertà e disparità tra i lavoratori. I lavoratori non hanno bisogno del salario minimo per legge, ma di puntuali rinnovi dei contratti in scadenza e della loro applicazione; non ultimo abbassare cuneo fiscale e Irpef. Misure costose, ma concrete in busta paga a favore dei lavoratori dipendenti. Solo così si potrà sperare di ridurre l’attuale povertà, le discriminazioni, le ingiustizie e lo sfruttamento nel lavoro".