REDAZIONE MASSA CARRARA

"Contratto inadeguato". In stato di agitazione gli operatori di Aias per il mancato rinnovo

Fornesi (Cisl) denuncia il rifiuto dell’associazione ad un confronto "E’ il meno remunerativo del settore e con evidenti lacune normative". Il sindacato chiede l’intervento delle istituzioni regionali e provinciali.

La vertenza è nazionale, per un contratto di lavoro fermo da oltre cinque anni. Ma la mobilitazione scatta per i lavoratori di Aias, l’associazione italiana per l’assistenza agli spastici. Una mobilitazione su tutto il territorio provinciale finché il contratto non sarà rinnovato, annuncia Siriano Fornesi di Cisl Funzione Pubblica, sottolineando anche il "rifiuto dell’associazione a sedersi al tavolo per arrivare ad un rinnovo dello stesso che migliaia di lavoratori stanno attendendo con ansia". Comportamento che ha costretto le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil a indire lo stato di agitazione di tutto il personale che si è concluso il 24 gennaio 2025 con un mancato accordo presso il Ministero del Lavoro. "Stigmatizziamo nella maniera più assoluta la condotta dell’Associazione datoriale lesiva del diritto di lavoratrici e lavoratori – spiega – ; la morsa inflattiva ha eroso considerevolmente le retribuzioni di lavoratrici e lavoratori e questo Ccnl ad oggi prevede stipendi al di sotto dei principali contratti nazionali rinnovati dai sindacati confederali nel 2024 e nei primi due mesi dell’anno con percentuali sul tabellare che variano dal 10.4% al 12,6% e che, ricordiamo, operano nello stesso settore socio-assistenziale-sanitario di Aias, rendendo di fatto inspiegabile ed intollerabile il loro rifiuto al confronto".

Fornesi sottolinea che il contratto Aias è quello "meno remunerativo dell’intero settore e con evidenti lacune dal punto di vista normativo". Per questo la Cisl, FP prendendo atto della volontà di Aias di non aprire il confronto, "ne disapprova la condotta e dichiarano che sin da subito verranno messe in atto tutte le iniziative utili alla tutela di lavoratrici e lavoratori attraverso l’avvio della mobilitazione con assemblee dei lavoratori, l’affissione delle bandiere in tutte le strutture Aias, con la richiesta di intervento delle Istituzioni Provinciali e Regionali non escludendo di arrivare sino allo sciopero nazionale con l’astensione dal lavoro".