Andrea Luparia
Cronaca

Coronavirus. "Attenti a monete e banconote, sono sporche"

In banca code azzerate: si sta fuori. E Bruna Massa, dirigente Cisl, ricorda che è meglio usare bancomat e carta di credito

Banconote

Massa, 11 marzo 2020 - Il coronavirus sta colpendo molte attività. E non parliamo solo di agenzie di viaggio, alberghi, bar e ristoranti, che stanno chiudendo uno dietro l’altro. Senza sapere quando e se riapriranno. Parliamo di quelle realtà economiche dove andiamo tutti, come Poste Italiane e le varie banche. Qui il calo delle presenze c’è e la paura si avverte, ma le attività restano comunque aperte, pur tra mille cautele. Restano però i timori del personale che deve operare a contatto, più o meno stretto, con il pubblico. "In molte banche fanno entrare le persone in base a quanti operatori sono presenti allo sportello. Se ci sono due sportelli aperti, entrano solo in due. Gli altri attendono fuori dall’istituto di credito. E poi scrivetelo. La gente deve imparare ad usare di più la carta di credito o il bancomat. Le monete e la carta moneta sono le cose più sporche che ci sono. Invece c’è persino chi i nquesti giorni viene in banca a fare il prelievo di contanti senza usare il bancomat. Di questi tempi è sbagliato e rischioso per tutti".

Bruna Massa, dirigente Cisl bancari, non usa mezzi termini. Quando il cronista la chiama per capire cosa sta succedendo nelle banche presenti nel nostro territorio, è talmente schietta da apparire quasi brutale. "Ci sono le circolari dell’Abi che indicano le linee generali, poi naturalmente ogni istituto di credito affronta l’emergenza coronavirus con le sue procedure. Adesso si cerca di evitare le resse davanti agli sportelli. Meglio stare in coda fuori, all’aperto. Ed entrare una alla volta, quando chi entra è uscito. Oppure uno può entrare se chi l’ha preceduto non è andato allo sportello ma è andato a parlare col direttore o con un funzionario". La stessa sindacalista spiega inoltre che nei giorni scorsi manager e rappresentantidei lavoratori hanno già raggiunto diverse intese per risolvere problemi prima impensabili. "Per tutti i dipendenti che in questi giorni si trovano con i figli a casa perchè la scuola è chiusa viene facilitato al massimo il ricorso alle ferie, ai congedi e ai permessi. Viene saltata la normale trafila burocratica. Anche se qualche lavoratore mi ha già chiamato per chiedermi come potrà fare d’estate, quando i figli saranno comunque a casa e lui non avrà più giorni di ferie da utilizzare". Poi la Massa lancia una sorta di appello che, pensandoci bene, è anche un piccolo invito alla ragonevolezza: "Bisognerebbe dire a tutti di uscire di casa solo se strettamente necessario. Invece c’è chi viene in banca per ridiscutere il mutuo ventennale. Ma non potrebbe venire tra un mese quando, si spera, la situazione sarà più tranquilla?".

Resta infine, il problema dei tanti bancari della nostra provincia che vanno a lavorare fuori: alla Spezia, a Viareggio o a Parma. E questo vale, ovviamente, anche per chi da fuori provincia viene a lavorare nelle banche presenti nel nostro territorio. "Questo problema era più grave nei giorni scorsi, quando da Parma (che era zona rossa) venivano a lavorare a Pontremoli e in Lunigiana. Come sindacato avevamo discusso con i direttori e trovato l’intesa – conclude Bruna Massa – ma ora tutta l’Iralia è diventata zona rossa, quindi non c’è più questa differenza". © RIPRODUZIONE RISERVATA