
Paolo Grassi festeggia dopo la prima elezione a sindaco;
Massa, 17 marzo 2020 - La notizia si è sparsa rapidamente ieri mattina lasciando un’ombra di tristezza in Lunigiana e un po’ tutta la provincia: Paolo Grassi,65 anni ex sindaco di Fivizzano, è morto ieri nel reparto di rianimazione del Noa di Massa dove era stato ricoverato giovedì a seguito di complicazioni dovute al coronavirus. Nei giorni precedenti, ai primi avvisi di influenza, si era di fatto chiuso in casa. Soffriva da anni di tosse asmatica e le complicanze polmonari dovute al covid-19 non gli hanno lasciato scampo. Lascia la moglie Silvia ed i figli Cristian ed Elena. Con amarezza ed incredulità, la popolazione appreso, sgomenta, che il combattivo primo cittadino, già vicepresidente della provincia ed assessore alla Comunità Montana non c’era più. Una carriera politica che viene da lontano, quella di Paolo Grassi (perito chimico, era tecnico impiegato al reparto di analisi dell’Ospedale Sant’Antonio Abate di Fivizzano) entrato in consiglio comunale come consigliere d’opposizione nelle file dell’allora Democrazia Cristiana agli inizi degli anni ’80, successivamente era divenuto assessore sia in comune che nella Comunità Montana della Lunigiana dove seguiva il comparto dell’agricoltura, dando il suo massimo contributo ed impegno per la valorizzazione dei prodotti di nicchia della Lunigiana.
Successivamente nel Partito Democratico, nel 2009 era stato eletto sindaco di Fivizzano, carica mantenuta per due mandati consecutivi fino a maggio dello scorso anno. Nel 2018 aveva ricevuto in Senato il premio "Cento mete d’Italia", attribuito a 100 sindaci che con la loro gestione, avevano contribuito allo sviluppo e al miglioramento della qualità della vita nei loro territori. "E’ stato il mio primo assessore all’agricoltura-commenta Fausta Fabbri funzionaria della Regione Toscana – abbiamo lavorato fianco a fianco, è stato d’esempio per la sua passione, la sua audacia, la sua tenacia. Ci siamo anche scontrati, ma sempre ci siamo ritrovati perché come mi aveva detto non molto tempo fa ‘come possiamo dimenticare tutte le cose che abbiamo fatto?’ Ora siamo tutti un po’ più soli". "Ho conosciuto Paolo nel 2004 – ricorda Giacomo Perfigli ex assessore al Sociale a Fivizzano – da lì abbiamo percorso insieme 10 anni nella giunta: testardo e vulcanico, con un cuore d’oro, sempre disponibile con tutti. Ricordo quando, nel 2009, si realizzò il suo sogno di diventare sindaco a Fivizzano: nel consiglio comunale di proclamazione rivolto a sua madre le disse ‘Mamma,hai visto che ci sono riuscito?’ Ha lasciato un segno indelebile in tutta la nostra Comunità. E ora già lo immagino, con il suo modo di fare, a dirigere i lavori in Paradiso".