
Alice Clementi
Carrara, 18 marzo 2020 - La musica dai balconi della città per farci sentire uniti in questo momento di grande apprensione per la salute di tutti. Si sono dati appuntamento in questi giorni, a cadenza quotidiana, i carrarini che sono rimasti in casa al fine di fermare il contagio del tremendo Coronavirus. Da Marina al cuore del centro cittadino, c'è chi si è 'armato' di ogni mezzo utile per far sentire la musica fuori dalla finestra. In via Roma ha risuonato la musica di Vasco Rossi, “Un senso”, ad Avenza musica di festa per far sentire i vicini più “vicini”, altre note nelle viuzze di piazza Alberica.
Un gesto semplice, che può far sentire su di morale in un momento così strano, una pausa dalla storia comune, un momento che dovrà essere per forza passeggero, che ricorderemo tutti nella nostra vita. Poi c'è chi, come Alice Clementi, 9 anni, che ha 'armata' di cellulare e cassa stereo, suona due volte al giorno l'inno di Mameli da casa sua vicino alla Fabbrica a tutto volume, al fine di far sentire tutti più vicini. Il gesto semplice di una bimba che ci dà ancora più forza per andare avanti in questi giorni davvero pesanti, angoscianti, dal destino incerto. Alice va alla 'Fontana', in quarta elementare e da grande vorrebbe fare l'attrice. Incuriositi da questa scelta, siamo riusciti a raggiungerla tramite Facebook e, dopo aver chiesto il permesso ai genitori, Luca e Nunzia, l'abbiamo intervistata.
Come trascorri le giornata a casa da scuola?
“Le giornate le passo giocando, facendo i compiti, guardando la tv. Oltre a questo scherzo anche con mia sorella e per questo mi ritengo fortunata perché tanti bambini sono invece soli”
Cosa ti hanno spiegato a scuola di questo Coronavirus?
“A scuola mi hanno spiegato che il virus è come un’influenza molto forte che può essere pericolosa per le persone più deboli e non solo”
Come ti è venuta l'idea di suonare due volte al giorno l'inno di Mameli?
“L’idea mi è venuta perché volevo lanciare un messaggio a modo mio. Il messaggio che vorrei lanciare è che rimanendo uniti riusciremo a risolvere questo problema, attraverso la fratellanza e l’unione della nazione”
Cosa pensano i tuoi coetanei di questo periodo?
“I miei amici sono tutti preoccupati, ma ogni giorno dico loro che devono stare tranquilli perché con la forza di volontà riusciremo a risolvere questo problema”.
Riesci a stare in casa? Cosa ti manca della vita normale?
“Soffro molto a stare in casa essendo abituata a passare le mie giornate sempre fuori. Della mia vita normale mi manca la ginnastica ritmica, la scuola, le insegnanti e i miei amici”
Cosa farai quando tutto sarà finito? Con chi passi questo tempo?
“La prima cosa che farò quando tutto questo sarà finito è una bella festa. Questo riposo forzato lo sto passando con la mia famiglia”
Cosa consigli a quelli che stanno fuori casa nonostante il decreto?
“Per tutti quelli che stanno fuori casa consiglio di non uscire per migliorare la situazione”