REDAZIONE MASSA CARRARA

Coronavirus, giornata nera fra Carrara e la Lunigiana: quattro morti e 11 contagi

Si aggrava il bilancio delle vittime in provincia di Massa Carrara. C’è il primo decesso per Carrara

Il “check in“ al Nuovo Ospedale delle Apuane

Massa Carrara, 17 marzo 2020 - Giornata nera, ieri, sul fronte del virus. Quattro i morti apuani: oltre all’ex sindaco di Fivizzano, Paolo Grassi, si è registrato il primo morto di Carrara e poi altre due vittime a Pontremoli e Villafranca.

Carrara conta dunque il suo primo morto. Il Coronavirus ha mietuto la prima vittima nella città dei marmi: si tratta di un anziano, 87 anni, che nonostante le cure del Noa non è riuscito ad avere la meglio su questa p este del ventunesimo secolo. L’uomo è morto ieri mattina al Noa dove era ricoverato da giovedì scorso dopo che era risultato positivo alla malattia. Fin dalle prime ore di ricovero il suo quadro clinico aveva cominciato presto a peggiorare. La sua scomparsa ha lasciato un grande sconforto in tutta la città che sta vivendo come tutto il resto del Paese con il fiato sospeso queste settimane di assurda emergenza.

A Villafranca in Lunigiana si piange la morte della madre di Filippo Bellesi, il sindaco del borgo pontremolese. "Volevo starti accanto negli ultimi momenti della tua vita - ha scritto ieri su Facebook il primo cittadino – e non ho potuto, volevo rivederti almeno una volta ma non posso farlo, non posso nemmeno accompagnarti alla sepoltura. Posso scrivere però dell’amore immenso che mi hai sempre dato, ciao Mamma". La donna - che da molti anni gestiva un albergo-ristorante “Manganelli“ nel centro di VIllafranca - era ricoverata, con il marito, al Noa.

Per Pontremoli , nuovo lutto per la morte di una signora di 85 anni, che ha portato a quattro decessi il tragico bilancio delal giornata di ieri.

I dati regionali. Sono stati 85 in tutto i nuovi casi positivi registrati in Toscana: salgono dunque a 866 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. 7 guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), 5 guarigioni cliniche e 14 decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 840. "Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità – scrive la Regione – attribuire le morti al coronavirus: si tratta infatti di persone, da 70 a 98 anni, affette da più patologie".

Quanto agli 866 tamponi fino a ieri risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione (che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza): 186 Firenze, 90 Pistoia, 45 Prato (totale Asl centro: 321), 138 Lucca, 117 Massa-Carrara, 78 Pisa, 53 Livorno (totale Asl nord ovest: 386), 50 Grosseto, 66 Siena, 43 Arezzo (totale sud est: 159). Dal 1° febbraio ad oggi sono stati esaminati in tutto 5.910 tamponi, per 5.196 pazienti (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).

Dal monitoraggio giornaliero (il dato è riferito a mezzogiorno di ieri) sono invece 8.455 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.032 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl Centro (Firenze - Empoli - Prato - Pistoia), 1.628 persone nella Asl Nord Ovest (Lucca - Massa Carrara - Pisa - Livorno) e 241 nella Asl Sud Est (Arezzo - Siena – Grosseto). Gli altri 4.423 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 602 nella Asl Centro, 2.200 nella Asl Nord Ovest e 1.621 nella Asl Sud Est. © RIPRODUZIONE RISERVATA