Il caos nel trasporto pubblico questa estate è stato comunque inferiore al passato e ad ogni modo è dovuto alle criticità nella gestione dei bandi di appalto del lotto debole da parte degli enti preposti. Così, in estrema sintesi, Autolinee Toscane ora rigetta in parte le accuse e gli attacchi che sono stati rivolti alla società nei giorni scorsi. Nel mirino c’era finito in particolare il servizio per le frazioni montane, soprattutto su Massa ma non solo, con alcuni paesi come Forno, Bergiola, Casette e Resceto che avevano visto saltare troppe corse. Autolinee Toscane però non ci sta al ruolo della vittima sacrificale ed evidenzia come sia stata costretta a mantenere 22 bus piccoli, destinati proprio alle aree montane, nel cosiddetto lotto debole "perché da parte dell’amministrazione provinciale di Massa-Carrara la gara non è stata svolta nei tempi previsti (1° novembre 2023). AT, pur non avendo alcun obbligo contrattuale e normativo, si era resa disponibile a farsi carico di tale gestione emergenziale proprio per senso di responsabilità e spirito di collaborazione con la Provincia".
Da evidenziare che Autolinee Toscane, come anticipato nei mesi scorsi da La Nazione, si era ritirata dalla gara per il lotto debole "anche al fine di consentire un’ottimizzazione dell’utilizzo operativo delle proprie risorse di mezzi e personale che avrebbe potuto concentrare sulle aree e i paesi montani della città della costa di Montignoso, Massa e Carrara. Questa disponibilità e responsabilità di AT sono state apprezzate anche dallo stesso presidente della Provincia". Per questo AT auspica che "entro il 31 dicembre, quando scadrà la nuova e ulteriore proroga per la gestione del lotto debole, l’amministrazione provinciale svolga la gara di affidamento come previsto dalla normativa" in modo da liberare i 22 mezzi e rispondere al meglio alle esigenze del territorio.
Per quanto riguarda le cause tecniche delle corse saltate nei primi giorni di agosto, in particolare l’assenza di aria condizionata, Autolinee ricorda di avere ereditato dai precedenti gestori un parco mezzi vecchio. "A Massa Carrara "su un totale di 141 bus, 67 avevano oltre 15 anni di età e 33 fra i 9 e i 15 anni di età. E alcuni dei bus ereditati, oltre a essere vetusti, sono anche mancanti di aria condizionata". Per sopperire alle criticità, rimarca la società, era già stata potenziata l’officina di Massa con personale in più che dovrebbe aumentare poi ancora nel corso di questa settimana.
"Così si è prodotto un aumento del numero e della frequenza degli interventi manutentivi e rispetto ai primi giorni di agosto 2024, la situazione, come rilevano i dati in possesso anche della Regione Toscana, è notevolmente migliorata e migliorerà ulteriormente nei prossimi giorni. Un’azione non semplice anche perché continua tutt’ora (e non solo per AT) il problema del recepimento in tempi rapidi dei pezzi di ricambio (come ad es. le centraline) visto che le case produttrici oramai (da dopo il Covid) non accumulano più stock nei propri magazzini allungando così i tempi di consegna degli ordini".
Ci sono anche altre soluzioni in via di definizione, come portare bus da altri territori o le collaborazioni con operatori privati ma tutto è in divenire. La promessa della società, comunque, è quella di potenziare il proprio servizio già per il prossimo anno scolastico: dall’inizio dell’anno sono già entrati in servizio 26 bus, altri 10 entro la fine del 2024 e altri ancora ne sono stati ordinati da AT e saranno disponibili dall’inizio del 2025: oltre 800 nuovi mezzi, destinati anche al territorio di Massa Carrara.