REDAZIONE MASSA CARRARA

Corse soppresse, l’ira dei pendolari: "Siamo pronti alla class action"

Lo suggerisce il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri dopo la giornata nera per il trasporto pubblico locale

Pendolari infuriati per l’ennesima giornata nera per quanto riguarda il trasporto pubblico locale: politica e sindacati sulle barricate

Pendolari infuriati per l’ennesima giornata nera per quanto riguarda il trasporto pubblico locale: politica e sindacati sulle barricate

Corse soppresse, studenti e pendolari a terra. Il bus non passa, molti restano a piedi. Ieri è capitato in diverse zone della Lunigiana, ma accade quasi ogni giorno, senza il minimo preavviso nel silenzio delle istituzioni. Un dato che è già impressionante per sé, soprattutto se si pensa alle promesse dell’AT su prestazioni più performanti dei mezzi dichiarate pubblicamente in diverse occasioni. Studenti che sanno quando escono di casa, ma non quando potranno farvi ritorno. E non sono nemmeno sempre sicuri dell’orario in cui riusciranno a sedersi sui banchi di scuola. Lo dimostrano le segnalazioni amareggiate di coloro che sono rimasti a piedi in mezzo a una strada. Insomma indizi preoccupanti: per molti studenti i trasporti sono davvero un incubo. E queste criticità gravano pesantemente sul territorio.

Ma nei disagi sono coinvolti anche lavoratori pendolari e alcuni anziani che non hanno altre possibilità per spostarsi e che invece sono stati dimenticati. I fastidi di ieri sono stati pesanti. Rabbia sia online sia alle fermate. Ognuno ha la sua storia. "Ogni mattina devo andare al lavoro - racconta la signora Laura - ma ogni volta è un terno al lotto: ritardi, quando va bene, poi sporcizia e guasti. Non è un servizio che merita la sufficienza, non è giusto pagare l’abbinamento". Solo un assaggio di ciò che potrebbe accadere nel prossimo futuro. E senza una manutenzione adeguata c’è il rischio che vada sempre peggio. Pare che le scorte per i pezzi di ricambio siano esaurite e di veicoli sostitutivi nemmeno a parlarne. "E’ l’ennesima vergogna del servizio fornito da Autolinee Toscane - tuona il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri - Di fronte a questi disservizi ci si domanda dove finiscano i soldi che Comuni e cittadini pagano ugualmente. Ho scritto decine di volte su questi problemi e devo registrare nuovamente le stesse mancanze e lo stesso menefreghismo impressionante. Per questo ho deciso di presentare un altro esposto per la grave interruzione di un pubblico servizio e per la conseguente negazione del diritto- dovere all’istruzione obbligatoria (e non) e del diritto al lavoro".

Ieri, ad esempio, tra i diversi danneggiati di Pontremoli una persona ha perso un’occasione di impiego perché l’autobus atteso non s’è fatto vedere. Cosi come decine sono stati gli utenti che non hanno potuto raggiungere la scuola o il lavoro e quelli che non hanno pootuto rientrare alle proprie abitazioni con le corse pianificate e previste, ancora in questo momento senza alcuna comunicazione giustificativa. "Una situazione incredibile - aggiunge Ferri - per la quale mi auguro che almeno la giustizia riesca a squarciare il muro di omertà di fronte al quale si trovano cittadini ed amministrazioni locali a cui sono negate oltre che le corse anche informazioni tempestive circa le soppressioni delle stesse e qualunque notizia periodica riguardante: i numeri settimanali dei disservizi, il costo delle avarie il ristoro degli stessi a Provincia e Regione attraverso le eventuali penali. E poi il risarcimento a cittadini e Comuni rispetto a corse pagate e non svolte (abbonamenti e stanziamenti di bilancio). Credo che in merito sarebbe necessario attivare anche una class action". Ferri se la prende anche con l’inerzia di Provincia e Regione di fronte alla gestione ballerina di Autolinee Toscane: " E’ ora di mettere fine a questo andazzo inqualificabile".

E dice la sua anche la Fit Cgil: "Dopo l’ennesimo episodio che ha causato pesanti disagi all’utenza, alla luce della situazione del trasporto pubblico locale diventata ormai insostenibile che investe soprattutto l’area della Lunigiana, dovuta in parte alla questione ancora irrisolta del cosiddetto lotto debole, Filt-cgil ritiene indispensabile l’istituzione in tempi rapidi di un tavolo di confronto per il tpl che coinvolga le ooss, le amministrazioni comunali, la provincia e Autolinee Toscane, che possa affrontare seriamente il problema ed evitare sterili polemiche di bassa lega e il solito scarica barile".

N.B.