La Befana, in montagna, è una tradizione molto sentita, radicata fin dall’antichità. Nell’immaginario collettivo la ’pofana’ si associa a una vecchietta simbolo dell’anno vecchio che è andato, che magicamente vola sopra una scopa portando doni, simboli di buon auspicio per l’anno appena iniziato. Forno, antico borgo ai piedi delle Apuane, è pronto ad accogliere la vecchina più attesa dell’anno. L’evento domani inizia alle 14,30 con ritrovo in via Pegollo alla ’Cà dei Leggi’ da dove partirà la processione dei bambini lungo la strada del paese con canti natalizi. Intorno alle 15 partiranno i Re Magi con due soldati romani e una ventina di popolani in costume. La processione confluirà nella chiesa per rendere omaggio al presepe realizzato in paese con l’associazione Occhioni e Magrini. Dopo il corteo entreranno in scena le befane a cura del laboratorio ’Il Pettirosso’ con l’evento "Il vicolo delle Pofane" per offrire dolciumi e frutta secca. Tempo permettendo la festa proseguirà alla ’Ca’ dei Leggi’. Il presepe ’La natività nel villaggio dei mestieri’ sarà allestito in via Pagollo. Un ’grazie’ a don Ernesto Zucchini per il sostegno.
E’ stata rinviata, invece, per le previsioni meteo la Befana organizzata dall’associazione ’Resceto vive’ con il patrocinio del Comune e la partecipazione del Soccorso Alpino Speleologico Toscano Cnsas. La befana di Resceto, tra le più antiche del comprensorio apuano, è uno spettacolo unico: i volontari del Soccorso alpino, infatti, con un sistema di corde avrebbero permettere alla Befana di sorvolare il canale che divide il Pizzone da Resceto. La vecchina, impersonata da un volontario del Soccorso alpino, avrebbe dovuto volare per circa 180 metri appesa a una corda e lentamente arriverà nel cuore del paese sorvolando il canale per un’altezza massima di circa 100 metri.
Angela Maria Fruzzetti