Tornano le crociere a Marina. Si partirà martedì 7 maggio con l’approdo della Scarlet Lady della compagnia Virgin Cruises. Con 4 scali nel mese di maggio, 3 a giugno, 6 a luglio, 3 ad agosto, 2 a settembre e gli ultimi l’8 e il 22 ottobre, il porto apuano è pronto ad accogliere un 20 navi da crociera per un totale di 40mila passeggeri previsti con un calendario in aggiornamento. Principalmente la Virgin Cruises è la compagnia che approderà più volte con 13 scali seguita dalla Grand Circle Cruise line. Una stagione estiva ricca di approdi crocieristici ma "pare che anche quest’anno la nostra amministrazione comunale non sia pronta con il format di accoglienza per i turisti internazionali che arrivano con le navi da crociera".
Ad alzare la voce è Filippo Mirabella, consigliere comunale della lista Ferri. "La stagione turistica parte tra una decina di giorni con la Scarlet Lady della Virgin Cruise con a bordo potenzialmente 2mila 850 passeggeri, ma dal Comune nessuna comunicazione ufficiale di come sarà gestita l’ospitalità. In molti porti italiani, ma anche europei, c’è l’idea di organizzare manifestazioni come ad esempio: l’esibizione di bande musicali locali, la messa in scena di spettacoli folkloristici e l’allestimento di estemporanee d’arte con la degustazione di prodotti tipici locali, ma qui da noi non vengono riproposte le quattro bancarelle di miele e di modesti prodotti di artigianato locale in marmo. Inoltre non esiste una cartellonistica ben visibile con le indicazioni per promuovere l’offerta turistica del territorio o un info point turistico della Port authority".
Poi prosegue Mirabella. "I commercianti non sono stati ancora informati in merito ai tempi e ai modi nell’ottica di un maggior sviluppo per il benvenuto ai croceristi del 2024 e certamente è in forte ritardo rispetto all’accoglienza messa in atto in altri porti. Non possiamo fare a meno di sottolineare il gravissimo disagio vissuto dai visitatori crocieristi nella nostra città la scorsa estate quando le poche persone rimaste a Marina girovagavano senza alcun riferimento, alla ricerca di posti da visitare o di una semplice toilette. Il Comune non riesce a comprendere che tali sbarchi, valutati in modo diverso, potrebbero trasformarsi in vere e proprie opportunità di lavoro. Il comparto del turismo è carente di strategie vincenti al fine di predisporre un’ospitalità ampia e diversificata".