Massa (Massa Carrara), 24 ottobre 2024 – Era suonata da poco la campanella dell’intervallo, quando un pannello “leggero” di fibra minerale del controsoffitto si è sbriciolato sotto lo sguardo incredulo di un docente e di un gruppetto di studenti che si trovavano sul posto al momento del crollo. Fortunatamente, non abbastanza vicino da essere colpiti sulla testa. Da subito è stato interdetto l’utilizzo dell’aula S1 al secondo piano del Liceo scientifico ’Fermi’ di Massa per motivi di sicurezza e gli alunni sono stati immediatamente trasferiti di aula.
L’episodio, che accende ancora una volta i riflettori su un sistema scolastico italiano che continua a fare acqua, ha suscitato
grande preoccupazion e tanto da indurre gli studenti a scioperare: un segnale forte che parte dall’Istituto massese perché le scuole siano luoghi sicuri. Una protesta analoga si è svolta solo pochi giorni fa in un altro istituto, questa volta fiorentino, a seguito del crollo di un pezzo di intonaco dal soffitto. “Abbiamo segnalato più volte alla Provincia il problema di una infiltrazione d’acqua sul tetto – ha spiegato la dirigente scolastica del ’Fermi’, Stefania Figaia –. Del resto il compito della scuola è quello di segnalare le criticità, mentre l’ente proprietario, ovvero la Provincia, ha il compito di intervenire. Il crollo di un pannello leggero che si è verificato nell’aula S1 presumibilmente è avvenuto a causa dell’umidità, senza arrecare alcun danno a persone o cose. Al che gli alunni sono stati immediatamente spostati di aula per permettere il pronto intervento di personale della Provincia di Massa Carrara. L’intervento di ripristino è stato differito a causa delle condizioni meteorologiche e sarà effettuato quanto prima”.La conferma arriva dallo stesso presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, il quale contattato da La Nazione, assicura “un pronto intervento da parte dei tecnici per eliminare la perdita e mettere la scuola in condizione di poter utilizzare a pieno gli spazi e in sicurezza”. Nel frattempo, l’aula interessata dal crollo “rimarrà inutilizzata fino a conclusione dell’intervento – sottolinea la preside Figaia –. Preciso che la scuola ha messo in atto tutte le misure per garantire la sicurezza degli alunni e delle alunne e che tutte le aule del secondo piano sono monitorate”. La dirigente, poi, è intervenuta sullo sciopero organizzato dai ragazzi: “Sono contenta che gli studenti si siano attivati”. Allo sciopero – da quanto appreso – avrebbe partecipato oltre la metà degli studenti.
Immediate le reazioni politiche: “La Provincia esegua un monitoraggio sulle strutture scolastiche di sua competenza la sicurezza dei ragazzi che vanno a scuola deve essere una priorità”, hanno affermato in una nota il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Marco Guidi ed il consigliere provinciale Bruno Tenerani.
“L’episodio all’ interno del liceo scientifico Fermi è sicuramente grave anche se per fortuna non ha avuto conseguenze importanti ma, tuttavia ci ricorda la fragilità dei nostri edifici scolastici e la necessità di investire risorse sulla prevenzione e sulla manutenzione degli stessi”, prosegue la nota.
“I nostri ragazzi quando vanno a scuola lo devono fare in assoluta sicurezza senza che episodi come quello descritto turbino la serenità delle lezioni o peggio possano metterli in pericolo. Per questo chiediamo al presidente Lorenzetti di attivare un monitoraggio tecnico su tutte le scuole di competenza della Provincia e di riferire in consiglio provinciale gli esiti e gli eventuali interventi da mettere in campo, perché la sicurezza degli studenti deve essere una priorità”.