
di Alfredo Marchetti
Un difetto di notifica fa slittare il potenziale inizio del processo per il crollo del ponte di Albiano Magra. Uno dei legali dei cinque dirigenti di Anas e Provincia non aveva ricevuto nei giorni scorsi la notifica e ieri mattina in aula, davanti al Gup Dario Berrino, c’è stato modo soltanto di constatare il difetto e rimandare l’udienza preliminare al 24 novembre. I cinque dirigenti, a due anni dal collasso della sttruttura sul Albiano, sono accusati dalla Procura di Massa di disastro colposo e lesioni colpose. I vertici che ora attendono l’eventuale rinvio a giudizio chiesto dal procuratore capo Piero Capizzoto lo scorso giugno sono Salvatore Olivieri e Damiano Menchise di Anas, Giuliano Arrighi, Gianluca Barbieri e Stefano Michela della Provincia, chiamati in causa per la manutenzione e le condizioni di sicurezza del manufatto.
La stessa Anas era finita nell’occhio del ciclone per aver garantito, nonostante le ripetute lamentele dei residenti, con tanto di relazione, la sicurezza del ponte. Correva l’anno 2019 e a niente erano valse le continue denunce di crepe e avallamenti sospetti nell’asfalto della struttura collassata l’8 aprile del 2020 da parte di chi transitava quotidianamente sul ponte. Un crollo che di fatto a ’spezzato’ in due le vita dei residenti delle due sponde, Caprigliola e Albiano, la maxi ’inchiesta iniziata dalla pm Alessandra Conforti che scrisse sul registro degli indagati inizialmente 22 persone (ora scesa a 5), poi passata alla collega Alessia Iacopini e successivamente alla pm Roberta Moramarco. Le complesse indagini, eseguite in collaborazione con i militari della compagnia dei carabinieri di Pontremoli, si articolarono nell’acquisizione della documentazione utile, nell’audizione di numerose persone informate sui fatti e nella redazione di una perizia, eseguita nel corso di incidente probatorio davanti al Gip del Tribunale di Massa, Marta Baldasseroni e nel contraddittorio delle parti.
Una tragedia scampata che ebbe un risalto nazionale: quella drammatica mattina di due anni fa provocò due feriti, un dipendente della Telecom, uscito da solo dalla sua auto e il giovane Andrea Angelotti, autista di Bartolini, oltre che dividere due comunità, Albiano e Caprignola. Lo scorso primo maggio, a due anni di distanza, c’è stata l’inaugurazione del nuovo viadotto finanziato con 23 milioni di euro, composto da quattro campate per una lunghezza complessiva di circa 291 metri; con due corsie larghe 3,5 metri, completate da banchine laterali da 1,25 metri, e due piste ciclopedonali poste su entrambi i lati, per una larghezza totale di 16,90 metri.