REDAZIONE MASSA CARRARA

Crollo del ponte di Albiano, il fronte indagini: tra i "colpevoli" anche il terremoto?

Scattano le indagini della procura sul cedimento della struttura, lunga quasi trecento metri. Da tempo il Comune di Aulla chiedeva interventi straordinari

Un operatore di Protezione Civile e, sullo sfondo, il ponte (Pasquali)

Aulla (Massa Carrara), 9 aprile 2020 - Un ponte crollato e il gravissimo problema delle infrastrutture italiane che torna ancora una volta d'attualità. Poteva essere una carneficina il cedimento del ponte lungo trecento metri che sovrasta il fiume Magra e collega Albiano Magra con Aulla attraverso la statale 62: un'opera fondamentale quella del ponte costruito nel 1908 e rifatto dopo la Seconda guerra mondiale.

Com'era il ponte prima che crollasse

Il fronte procura: indagini a tutto campo

Si indaga a tutto campo per il crollo del ponte. La procura valuta addirittura se alcune minime scosse di terremoto possano aver pregiudicato la stabilità del ponte - LEGGI L'ARTICOLO

Chi è il dirigente che disse "Tutto a posto"

Fu Vincenzo Marzi il dirigente Anas che rispose a una lettera allarmata del Comune di Aulla sulla stabilità del ponte. Era l'agosto del 2019. Marzi, con alle spalle molti incarichi in Anas, all'epoca era il capo del compartimento toscano. LEGGI L'ARTICOLO

Controllo sui ponti "gemelli"

Ora la provincia della Spezia guarda ai ponti gemelli di quello di Albiano Magra, crollato improvvisamente. L'ente sta affidando incarici tecnici per verifiche dettagliate anche su due ponti che si trovano sulla strada provinciale 10, a Piana Battolla nel comune di Follo e a Martinello nel comune di Calice al Cornoviglio. Si tratta di ponti più piccoli ma con caratteristiche tecniche simili a quelle del ponte di Albiano Magra.

Dopo il crollo del Morandi i viadotti del territorio spezzino sono sotto osservazione. Lo ricorda il presidente della Provincia e sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, sottolineando che le verifiche sono scattate nell'autunno del 2018. Da una verifica compiuta su un ponte a Cavanella Vara, nel comune di Beverino, era emersa la necessità di un intervento capillare di manutenzione, tuttora in atto, dovuto all'ammaloramento del calcestruzzo.

A giorni arriveranno gli esiti anche dello screening del viadotto di Riomaggiore, alle Cinque Terre, alto 70 metri e lungo circa 200, per il quale erano stati segnalati distacchi di calcinacci. «Capisco l'indignazione per quanto accaduto ad Albiano Magra, anche in considerazione che Anas ha dallo stato 22mila euro per km di strada che deve controllare. Sono mesi che ,in tutte le sedi parlamentar ie non chiedo insistentemente che ci siano restituiti i nostri soldi per finanziare la manutenzione della viabilità provinciale».

Via subito alle inchieste

E' scattata subito, nel pomeriggio di mercoledì', l'inchiesta della procura di Massa Carrara. Per il momento il fascicolo è contro ignoti, ma ora comincerà un'attività di indagine per capire se ci sono state omissioni e / o imperizie nella manutenzione del ponte e nei controlli che sono stati svolti. Anche Anas, fa sapere con un comunicato, ha avviato un'indagine interna per fare luce su quanto avvenuto. I carabinieri hanno, nella giornata di mercoledì, effettuato una prima ispezione sul ponte messo sotto sequestro, ispezione della quale poi riferiranno in procura. L'ipotesi di reato è disastro colposo. 

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Il consulente: "I segnali erano evidenti"

Sul ponte di Albiano Magra crollato parla Roberto Vallarino, che ha studiato anche il ponte Morandi. Si tratta di un esperto in questo genere di infrastrutture - LEGGI L'ARTICOLO

 

Una strage sfiorata

Un'opera venuta giù come un castello di carte intorno alle 10.30 di un mercoledì primaverile, benché ancora gravato dal decreto anti-coronavirus che blocca buona parte delle attività lavorative e delle scuole. Per questo si è sfiorata la strage, come sul ponte Morandi. Un boato, poi la polvere e il crollo: è così che il ponte, al centro di polemiche per la sua instabilità nei mesi scorsi, è venuto giù. Ma come è avvenuto il crollo? Quale punto per primo è venuto giù? Sono queste le domande a cui si cercherà di rispondere. 

Sulla pagina Facebook di Anas non c'è traccia della notizia del crollo del ponte - LEGGI

Rossi: "Io disponibile per la ricostruzione"

«Io sono a disposizione» come commissario per la ricostruzione del ponte di Aulla «se mi incaricano, purché mi diano gli stessi poteri dati ad esempio al sindaco di Genova: sono a disposizione per fare una cosa in tempi rapidi, impegnandomi al massimo». Lo ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, intervenendo a Centocittà su Radio 1. «Non si può certo ipotizzare due anni» come per il ponte Morandi, «bisogna fare un intervento d'urgenza», ha aggiunto. «Io avevo proposto l'amministratore delegato dell'Anas, ma sento che ci sono tante polemiche perché si dice che lo stesso ente non può ricostruire», ha spiegato Rossi: «Ho avuto modo - ha ricordato - di fare il commissario a Livorno dopo l'alluvione. Ricostruimmo due ponti, certo più piccoli, ma lo facemmo in tempi straordinari». Secondo il presidente della Regione «è bene che ci sia una commissione di inchiesta, e che si accertino eventuali responsabilità tecniche»: dopo il crollo del ponte Morandi «attuammo un programma che prevedeva la messa sotto monitoraggio di tutti i ponti, e poi che venisse stilato anche un elenco dei ponti prioritari su cui intervenire. Noi lo abbiamo fatto, non so l'Anas».

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I feriti

Miracolosamente solo due le persone rimaste coinvolte: sono un lavoratore della rete Tim che passava su un furgoncino e un lavoratore della ditta di spedizioni Bartolini su un furone. Il primo è uscito con le sue gambe dal mezzo ed è riuscito a fuggire: simbolica ormai la foto dell'uomo che risale il ponte accartocciato con due borse.

L'altro lavoratore è stato portato in elicottero a Cisanello. Le sue condizioni non sono gravi ma, fa sapere, ha riportato una frattura alla vertebra a causa del contraccolpo. TESTIMONIANZA 1 / TESTIMONIANZA 2 Non c'erano altre persone sul ponte, ma sono stati tantissimi gli abitanti della zona subito accorsi dopo il boato. Decine i video fatti con gli smartphone con le grida di chi temeva che sotto alle macerie ci fossero decine di persone, come in un periodo senza coronavirus sarebbe con ogni probabilità accaduto. 

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Responsabilità e polemiche

Parte immediatamente la polemica: gli abitanti di Albiano Magra e Ceparana conoscono fin troppo bene, insieme agli abitant di Aulla, quel ponte: tante volte avevano segnalato i problemi strutturali e le crepe che affioravano. Nell'agosto 2019 il Comune di Albiano aveva scritto all'Anas, chiedendo controlli più approfonditi di quelli che già erano stati svolti perché il ponte sembrava instabile e pericoloso, attraversato com'era ogni giorno da centinaia di auto e tir anche per la chiusura della strada della Ripa, itinerario alternativo a quello del ponte.

"Non ci sono problemi, non servono altri controlli - aveva risposto Anas - ma siamo comunque pronti a partecipare a tavoli tecnici qualora ce ne fosse bisogno. Da allora si erano susseguite le lettere fino a una ricognizione dopo alcune crepe in autunno. Ma anche a quel punto Anas aveva detto che non c'erano problemi, che la circolazione poteva continuare. 

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Caos viabilità per sedicimila persone

Sono sedicimila almeno le persone che dal crollo del ponte avranno grossi disagi: chi da Albiano e Ceparana deve andare verso Aulla adesso deve fare strade alternative allungando di molti chilometri su carreggiate strette. Giro più lungo, che aggraverà le arterie di circolazione, anche per chi deve dirigersi verso lo Spezzino. LEGGI L'ARTICOLO

La storia del ponte

Il ponte sul Magra era stato edificato nel 1908 da un ingegnere bolognese che fu pioniere delle costruzioni in cemento armato, una novità per quell'epoca da quelle parti. Dopo la seconda guerra mondiale il ponte era stato ricostruito. L'infrastruttura aveva dunque 112 anni. LEGGI L'ARTICOLO

Una frazione senz'acqua

Dramma nel dramma, una frazione vicino alla zona del crollo è rimasta senz'acqua: il cedimento ha danneggiato in maniera grave una tubatura. La frazione è quella di Caprigliola, nel territorio comunale di Aulla. I tecnici dell'acquedotto si impegnano a finire i lavori prima di Pasqua, mentre intanto per la popolazione sono state approntate delle autobotti - LEGGI L'ARTICOLO

Quel filo rosso con Genova e Savona

Sono anni maledetti per i ponti in Liguria. Partendo dalla tragedia del ponte Morandi di Genova fino al viadotto di Savona crollato a causa del maltempo nei mesi scorsi: una situazione delicatissima quella delle infrastrutture liguri. Il crollo del ponte di Albiano tra Liguria e Toscana mostra analogie nella mala-gestione - LEGGI L'ARTICOLO (di E. Rosi)

I VIDEO DEL DISASTRO (clicca qui)

Cna: "Rischiato un altro ponte Morandi"

"Abbiamo rischiato che anche nella nostra provincia potesse ripetersi la tragedia del ponte Morandi di Genova e solo grazie al traffico veicolare limitato a seguito dell' emergenza sanitaria nazionale ciò fortunatamente non è avvenuto". Lo afferma Paolo Bedini, presidente Cna Massa-Carrara commentando il crollo del ponte di Albiano Magra.

"Il crollo di questo ponte, l'ennesimo in questi ultimi anni che avviene da nord a sud del nostro Paese, è un ulteriore allarme sullo stato obsoleto, fatiscente e di incuria nella quale versano buona parte delle infrastrutture stradali e autostradali in Italia - aggiunge Bedini - e ciò, come le indagini della magistratura e le cronache raccontano, dovuto alla scarsità dei controlli, di interventi sulle strutture approssimativi e non efficaci da parte degli enti proprietari delle strade e al riguardo gravano anche le responsabilità dei Governi centrali, che hanno di fatto tolto poteri e risorse economiche alle Amministrazioni Provinciali lasciandogli però il compito impossibile della gestione delle reti stradali''.