Cultura Le ’Storie lunigianesi’ in un volume

Dall’antica relazione tra uomo e lupo ai giochi tradizionali: oggi verrà presenta l’opera dell’associazione Manfredo Giuliani

Cultura Le ’Storie lunigianesi’ in un volume

Dall’antica relazione tra uomo e lupo ai giochi tradizionali: oggi verrà presenta l’opera dell’associazione Manfredo Giuliani

Storie di uomini e di lupi tra verità e leggenda. La cultura del maiale. Giochi tradizionali e giochi di strada in Lunigiana. Sono questi i tre temi del nuovo volume degli ‘Studi lunigianesi’, promosso dall’associazione Manfredo Giuliani. Sabato alle 15,30 nella biblioteca comunale di Villafranca ci sarà la presentazione. In apertura i saluti del presidente Giuseppe Benelli, seguiti dagli interventi di Egidio Banti, Riccardo Boggi e Andrea Baldini. E’ un traguardo importante per il gruppo, che presenta il suo 54esimo volume.

"Quando il caro Germano Cavalli fondò l’associazione, nel 1969 – spiega Benelli –, aveva istituito il volume di Studi, una miscellanea di relazioni a cui teneva tantissimo, secondo lui un’associazione culturale doveva fare ricerca. Con lui inizialmente c’erano Lia Giambutti, Stefano Milano, Riccardo Boggi, Sandro Santini che ancora continuano nelle campagne di ricerca. Noi adesso abbiamo ricevuto la sua eredità, io gli ho promesso che la sua associazione non si sarebbe spenta dopo la sua morte, avvenuta nel gennaio 2021. Continuiamo a farlo con il contributo di tutti, in particolare del segretario Federico Orsini e di Rossana Piccioli, curatrice dei volumi. Questo è il terzo volume che presentiamo dopo la scomparsa di Germano e abbiamo dato una svolta più etnografica. Il volume riporta interventi sul lupo, tra storie e leggende, sulla cultura del maiale, importante per la storia lunigianese e sui giochi, tra biglie di vetro e giochi da tavola". L’associazione Manfredo Giuliani, grazie alla presidenza del compianto Germano Cavalli, è riuscita ad avere consenso nei vari strati della popolazione, per fornire di nuovo una consapevolezza delle proprie radici, che si erano un po’ perse negli anni del secondo dopoguerra.

"Per lui – aggiunge – gli studi di etnografia erano lo studio del nostro passato. Ha avuto l’intuizione di aver capito subito che in quegli anni si stava modificando il mondo lunigianese, abbandonando del tutto la grande civiltà contadina. Ha cominciato a raccogliere reperti preziosi, donati poi al museo di Villafranca che giustamente porta il suo nome. Quando si parla di civiltà contadina si parla di grande civiltà. Noi vogliamo portare avanti le sue idee, lo facciamo attraverso i soci, che possono iscriversi, avendo così il nostro ultimo volume. Per noi è importante avere il consenso e poter catturare non soltanto il mondo intellettuale ma anche quello dei più giovani. Oggi la Manfredo Giuliani ha una sede nel convento di San Francesco, al primo piano, dove abbiamo una biblioteca consultabile. Ogni anno rinnovano la tessera un centinaio di soci, vorremmo attirare i giovani per le ricerche e per riuscire a diffondere il libro. Non sono molte le associazioni culturali che abbiano una rivista".

Monica Leoncini