REDAZIONE MASSA CARRARA

Cuore malato e a destra, bimba di 6 anni salvata da un’operazione chirurgica a Massa

Intervento risolutivo all’ Ospedale del cuore della Fondazione Monasterio

Un'operazione chirurgica

Massa, 9 settembre 2023 – Intervento risolutivo all'Ospedale del cuore della Fondazione Monasterio a Massa (Massa Carrara) per una bambina di 6 anni, di origine straniera, affetta da una grave cardiopatia congenita.

La piccola è nata con il cuore che batte a destra e una conformazione anatomica tale da determinare una circolazione sanguigna diversa: è affetta «da una trasposizione congenitamente corretta che consiste in una doppia inversione atrio-ventricolare e ventricolo-arteriosa. Una particolare anatomia del cuore che - si spiega - 'impone’ al corpo una correzione fisiologica dei flussi sanguigni». All'estero, riferisce la Fondazione Monasterio, la bambina è stata sottoposta a due operazioni 'palliative’. E «si rinuncia all'intervento risolutivo», effettuato invece a Massa: un pool multidisciplinare ha studiato il cuore della bimba su un modello 3D, poi la piccola è stata operata da Vitali Pak, che guida la cardiochirurgia pediatrica e del congenito adulto.

La bambina, dopo anche «uno straordinario lavoro di rianimazione e cura post operatoria», è stata dimessa a 20 giorni dall'intervento: sta bene ed è tornata alla vita normale, dai suoi genitori e dalla sorellina gemella. La bimba era stata operata una prima volta nel 2017, a Berlino, per una riparazione della valvola atrio-ventricolare, operazione «che non è una risposta definitiva» così come il secondo intervento, eseguito l'anno dopo, per una insufficienza della valvola tricuspide. La bambina arriva poi all'Ospedale del cuore a Massa dove «un intervento correttivo definitivo su un'altra piccola paziente con il cuore a destra associato con la doppia discordanza cardiaca è già stato eseguito con ottimi risultati. Viene organizzato un consulto multidisciplinare»: nell'equipe c’è anche Simona Celi, ingegnere meccanico, ricercatrice di bioingegneria e responsabile del BioCardioLab. È lei, con il gruppo di ricercatori che la affianca, a creare« il modello 3D del cuore delle bimbe». È su quel modello che i clinici definiscono e modalità di azione e decidono, insieme, di eseguire l'intervento definitivo “doppio-switch” con una procedura definita 'senning-jatene’, che consiste «in uno switch atriale in cui i flussi venosi atriali vengono ridirezionati verso i ventricoli di rispettiva competenza, e in uno switch arterioso in cui aorta e arteria polmonare vengono riconnessi ai ventricoli corretti».