ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Le nuove frontiere della medicina. La tecnologia “cura” l’azzardopatia, parte la sperimentazione dell’Asl

Terapia di ultima generazione: stimolazione cerebrale per combattere la dipendenza dal gioco. Varese: "Una tecnica non invasiva e senza effetti collaterali". Il Serd apuano lo propone gratuitamente

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Carrara, 11 maggio 2024 – Una stimolazione cerebrale per combattere la dipendenza patologica dal gioco d’azzardo. Una terapia di ultima generazione che porta la firma del dottor Maurizio Varese, responsabile dell’area delle dipendenze dell’Asl Toscana nord ovest (Serd) e promotore del progetto sperimentale. Si tratta del primo e unico trattamento gratuito per la dipendenza della Asl Toscana. Questa nuova tecnica non invasiva, che consiste nella stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, sarà sperimentata su un gruppo di volontari che soffrono di dipendenza da gioco d’azzardo. Il progetto ha ottenuto l’ok del Comitato etico regionale dell’area vasta nord ovest, e le sedute si svolgeranno all’ospedale Versilia. La sperimentazione partirà a giugno su un gruppo di volontari malati di "azzardopatia”.

I dettagli nelle parole del dottor Maurizio Varese. "La terapia Rims, stimolazione transcranica ripetitiva, è una tecnica non invasiva e senza effetti collaterali che si può usare su quasi tutti i soggetti – spiega –, ad accezione di chi ha un pacemaker o chi soffre di epilessia. L’apparecchiatura attraverso un campo magnetico a livello del cuoio capelluto, va a stimolare un’area specifica del cervello grossa come moneta".

«Le dipendenze insorgono quando la parte cognitiva del cervello non riesce più a gestire la parte emotiva sottostante – prosegue –. Faccio un esempio: tra il mangiare tanto e il non voler ingrassare normalmente facciamo in modo di creare un equilibrio, cercando di gestire gli istinti in modo equilibrato e rinunciando a qualcosa per avere un beneficio domani. In sostanza chi soffre di dipendenza non riesce a mettere un freno alle pulsioni perché non è in grado di fare una valutazione. L’istinto prende il sopravvento e chi è malato di azzardopatia, per favore non chiamiamola ludopatia perché ha un significato diverso, si gioca in poche ore la pensione o lo stipendio non valutando che poi resterà senza soldi per fare la spesa, pagare le bollette, per vivere insomma".

La stimolazione magnetica transcranica ripetitiva dovrebbe riuscire a riconvertire questo processo? "Con queste sedute ci auguriamo che il paziente riprenda il controllo della parte cognitiva su quella emotiva. Questa tecnica è già stata usata in psichiatria con buoni risultati, come nei casi di disturbi post traumatici o da stress e depressioni resistenti ai farmaci. Una terapia priva di effetti collaterali che aiuterà le persone a combattere alcune pulsioni. Non si tratta di una terapia sostitutiva della psicoterapia ma di un’applicazione complementare. La novità è che siamo l’unico e solo Serd Toscano a proporla gratuitamente".

Ma si può usare anche per altre dipendenze? "Certo anche sui tabagisti e chi fa uso di sostanze stupefacenti – conclude Varese –. L’altra frontiera delle terapie che puntiamo ad acquisire è la realtà virtuale. La realtà virtuale è in grado di riprodurre gli ambienti di vita dove le persone consumano le sostanze o giocano d’azzardo. Questa realtà viene riprodotta, ma il paziente è assistito da un terapeuta che gli insegna quali sono le strategie per rispondere a un determinato stimolo condizionato e combattere la dipendenza".

Alessandra Poggi