
Da Pontremoli all’Africa Il coraggio delle suore
di Andrea Luparia
Vanno a scuola, studiano e possono anche mangiare i 400 bambini africani che ogni giorno fanno chilometri per andare dalle suore missionarie pontremolesi del “Lieto Messaggio” . E questo eccezionale risultato è stato ottenuto anche grazie alla generosità di una famiglia lunigianese. E’ una storia di amore e solidarietà. La decisione di aiutare le suore venne presa, di comune accordo, da marito (Giorgio Musetti) e moglie (Ilda Galli) per ricordare nel modo migliore il figlio deceduto in un brutto incidente. Le religiose, in segno di gratitudine, diedero il suo nome (Guido Musetti) alla scuola che aprirono in Africa. Per diversi anni, morto il marito, la vedova ha continuato a dare un contributo e quando ha raggiunto in cielo consorte e figlio, ha lasciato un testamento (scritto il primo giugno 1995) dove lascia i suoi beni quasi tutti alle suore e in parte alle missioni. Parliamo di circa 400mila euro, con il solo vincolo di continuare l’opera missionaria in Africa. Esecutore testamentario, l’avvocato Orsola Paladino (di Luni). Il legale ha dovuto fare (e vincere) anche un braccio di ferro legale con l’assicurazione che non voleva pagare i 100mila euro previsti da un contratto. Alla fine hanno pagato e anche questi soldi sono finiti in Africa. Lo stato dove i bimbi studiano è il Centrafrica. Qui c’è la diocesi diretta dal vescovo di Casola ,Armando Gianni, e qui c’è un villaggio, chiamato Wantiguera, dove operano da anni le suore pontremolesi missionarie del Lieto Messaggio e alcuni religiosi inviati dalla diocesi di Massa-Pontremoli. A coordinare il lavoro è la madre superiora generale Liliana Gentile con il compito di istituire all’interno della missione cattolica un dispensario medico, un laboratorio di analisi per la diagnosi e la cura dell’Aids e naturalmente la scuola. Capiamoci. La Repubblica Centrafricana è una nazione dove da anni si moltiplicano le incursioni dei terroristi islamici che uccidono, feriscono, sequestrano e devastano quanto trovano. Ora pare che in zona operino anche i soldati della Wagner, l’esercito privato russo presente anche in Ucraina. Senza contare che i malati sono tanti: anche quelli colpiti dall’Aids. In passato sono stati spedite a Wantiguera apparecchiature utili ai servizi ambulatoriali della missione: un emocitometro per individuare fino a nove dati ematici, due analizzatori per liquidi biologici e poi pc, stampanti, materiali di laboratorio e reagenti. La dotazione è sempre doppia per evitare lo stop all’attività medica per eventuali avarie. Il laboratorio ha anche un centro di ascolto per l’educazione sanitaria e tiene sotto osservazione i sieropositivi. Ma torniamo alla scuola. E’ suor Liliana Gentile a spiegare che oggi la scuola ha oltre 400 alunni: . La suora ora è tornata in Africa ma quando il cronista ha chiesto come può andare avanti tra mille pericoli, ha sorriso: