REDAZIONE MASSA CARRARA

Dalle radiazioni alla guerra: il viaggio di Anna 30 anni dopo

Nel 1990, bambina, venne da Kiev per sfuggire al dramma di Chernobyl. Adesso ritrova la stessa famiglia ad accoglierla

Anna nel 1990 era una bambina di 8 anni arrivata da Kiev in Italia, a Vezzano Ligure, con tanti altri suoi coetanei in affido temporaneo nei mesi estivi. Erano chiamati i “bambini di Chernobyl”, quelli che dopo la tragedia del reattore nucleare nel 1986 vennero per molti anni ospitati dalle famiglie italiane per trovare un ambiente dove poter combattere gli effetti drammatici della radiazioni. Trent’anni dopo Anna, che oggi è psicologa ha marito e due figli, torna in Italia, chiamata dal papà adottivo di allora, per sfuggire alla guerra. Una commovente storia di solidarietà quella di Paolo Paparcone (nella foto) che aveva accolto Anna bambina d’estate per quattro anni e con lei non aveva mai perso il contatto.

"Ho degli amici nel Rotary Club Lunigiana – spiega al telefono – e ho visto che uno dei soci, Mauro Pellegri, ha messo a disposizione una casa di proprietà appena restaurata a Corvarola, frazione di Bagnone. Cogliendo questa opportunità ho avvertito Anna e l’ho invitata a trasferirsi per sfuggire ai bombardamenti. Lei ha subito accettato e si è messa in viaggio in automobile col marito e due figlie di 6 e 12 anni. Dalla Slovenia arriveranno in Italia oggi".

Paparcone era andato a Kiev a metà degli anni Novanta, ospite della famiglia di Anna: era stata l’ultima volta che si erano visti. Dopo la positiva esperienza dell’ospitalità era intenzionato ad adottarla, ma poi si era reso conto che la famiglia di Anna era in grado di assisterla in modo adeguato e quindi aveva rinunciato. Poi era rimasto solo un contatto telefonico sporadico. Ora la guerra in Ucraina, che sta mettendo in ginocchio la popolazione civile, ha riacceso la fiammella della memoria ed è scattato lo spirito di solidarietà. Anche grazie al Rotary Club che si è impegnato per fornire un supporto non solo logistico.

Una sorella di Anna, con marito e un figlio assieme alla mamma, tra pochi giorni si trasferiranno nella casa di Corvarola offerta dall’ingegner Pellegri. A coordinare lo scambio di informazioni e le procedure di accoglienza per il Rotary Club è stato Giovanni Dosi che, con il presidente Liano Gia, ha allacciato una rete di contatti per consentire ai bimbi di frequentare le scuole e regolarizzare la copertura sanitaria. Le due famiglie faranno visita al sindaco di Bagnone Giovanni Guastalli martedì e i volontari daranno il loro sostegno.

Natalino Benacci