REDAZIONE MASSA CARRARA

Dante ci insegna che non dobbiamo aver paura di “tenere altro viaggio” per arrivare alla meta

Dante, leggendo il tuo poema, abbiamo capito che anche i migliori possono sbagliare, questo ci ha un po’ consolati!

"Eh, pensate che non ero nemmeno un adolescente come voi, ero già “nel mezzo del cammin della mia vita“, quando “mi ritrovai in una selva oscura“, ché la dirtta via era smarrita".

Anche tu hai avuto paura di sbagliare?

“Ahi quanto a dir qual era è cosa dura”. Solo a ripensarci ritorna in me tutta la paura che ho provato".

Tu scrivi anche: "per trattar del ben ch’i vi trovai…", quindi non è stata del tutto negativa questa esperienza?

No, ho scoperto tante cose di me che senza quel faticoso viaggio non avrei mai trovato.

L’incontro con Virgilio ha dato una svolta all’avventura?

Sì, il mio idolo! “Colui da cu’io tolsi lo bello stilo che m’ha fatto onore”! Mi ha fatto da guida per un pezzo di strada. Sapete, non c’è da vergognarsi a chiedere aiuto".

Pensi che il consiglio di cambiar strada sia stato utile?

Virgilio mi disse: "a te convien tenere altro viaggio" e mi fece passare attraverso l’Inferno. Mi ha insegnato che, affrontando con coraggio le proprie paure, senza nasconderle, riusciamo a conoscere meglio noi stessi e a migliorarci.