"Decisione dal dubbio scopo". Appello di Alberti (Pd) : "Uniamo tutte le voci contrarie"

Il consigliere ricorda il ’no’ di Regione, Provincia, sindacati e imprenditori

"Decisione dal dubbio scopo". Appello di Alberti (Pd) : "Uniamo tutte le voci contrarie"

Il consigliere ricorda il ’no’ di Regione, Provincia, sindacati e imprenditori

Sulla variante Sogegross è critica l’opposizione e in particolare il Pd. "L’amministrazione Persiani – sostiene il consigliere Stefano Alberti – con ostinazione, persegue l’approvazione definitiva della variante con la quale vuole destinare a commerciale il lotto 1 dell’area ex Dalmine, comparto produttivo quasi del tutto industrializzato e con una forte presenza di aziende, altamente qualificate, nel settore della nautica. Una ordinaria variante semplificata senza la procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica), senza uno studio di impatto della stessa sul tessuto commerciale cittadino e del comprensorio apuano. Fin dall’avvio del procedimento, e ora anche nelle motivazioni espresse nelle osservazioni, tanti soggetti e enti istituzionali si sono detti contrari. Sorda alle critiche ricevute e ai tanti no che l’atto di variante ha sollevato, l’amministrazione comunale non manifesta alcun ripensamento".

"Non è bastato – continua Alberti – il no del Consorzio Zia, che giudica la variante in contrasto con le finalità fondative della Zona industriale apuana e dello stesso Consorzio; o la contrarietà dell’amministrazione provinciale, che nelle osservazioni presentate evidenzia la non coerenza e i probabili profili di incompatibilità con gli obiettivi operativi degli ’insediamenti prevalentemente produttivi’ del Ptc; e neppure col rispetto e la dovuta attenzione è stato recepito il parere è la netta presa di posizione della Regione che, nelle osservazioni, rileva elementi sostanziali di incoerenza con il Pit-Ppr, il Piano strutturale del Comune di Massa e dello stesso Regolamento urbanistico. E’ stata ignorata anche l’opposizione degli operatori economici delle attività produttive, del commercio e dei sindacati, tutti preoccupati per le conseguenze che questa variante potrà produrre in diversi settori, rendendo il loro futuro più incerto e insicuro. E’ bene porsi qualche interrogativo: risponde al principio del rispetto della libera concorrenza insediare in un’area industriale un colosso commerciale con una variante ’ad personam’ ? E ancora: se questa amministrazione vuole aprire al commerciale in zona industriale perché non lo fa cambiando gli strumenti urbanistici senza forzature a favore di singoli soggetti?".

Per Alberti "serve unire il fronte di chi sostiene le ragioni del no alla variante Sogegross, promuovere un dibattito aperto in città per la difesa e lo sviluppo delle attività produttive in zona industriale e contrastare una scelta dal dubbio scopo e per niente fine a se stessa".