MANUELA ORSINI MERANI
Cronaca

Della Bona e i segreti della ristorazione

E’ in ultimazione "La classe sull’acqua", la biografia dell’imprenditore a capo di ’Meat M’Ama’ e ’La Peniche’. Ecco alcune anticipazioni

E’ in ultimazione "La classe sull’acqua", la biografia dell’imprenditore a capo di ’Meat M’Ama’ e ’La Peniche’. Ecco alcune anticipazioni

E’ in ultimazione "La classe sull’acqua", la biografia dell’imprenditore a capo di ’Meat M’Ama’ e ’La Peniche’. Ecco alcune anticipazioni

"La classe è sull’acqua" è il romanzo, con un pizzico di pepe, di ben 300 pagine, che vede come autore un imprenditore di successo di Massa: Emiliano Della Bona, direttore di due locali, la Peniche e Meat M’Ama. Ma dovremmo attendere qualche mese prima di leggere il romanzo, che è in fase di ultimazione. Il figlio Alexis sarà il suo primo lettore: "Sperando che ne tragga un buon insegnamento – dichiara Della Bona – e che riesca a fargli capire che soltanto con l’impegno e il duro lavoro si possono ottenere risultati concreti". L’individuazione del titolo è venuta da sé, spiega, ed è dovuta al suo modus operandi nell’ambito dell’imprenditoria, in particolare della ristorazione, con riscontri positivi e scelte innovative.

Tutto ha inizio circa 15 anni fa, Della Bona aveva scritto una ventina di pagine, richieste per la creazione del sito web del ristorante. "Pensavo che a nessuno sarebbe interessato conoscere il mio trascorso – dice – e invece da allora moltissimi clienti hanno letto quelle pagine e mi chiedevano il seguito della storia". Dal racconto, un regalo come lo definisce per i clienti più affezionati, passa alla realizzazione del libro, incoraggiato maggiormente dai suoi collaboratori.

Nella prima parte del libro c’è la sua filosofia di ristorazione, la visione e le proposte inerenti alla ristorazione sotto il suo filtro. Chiama infatti i 5 sensi – la vista, l’udito, il gusto, il tatto e l’olfatto – dove il cliente viene coinvolto in un’esperienza piacevole in un locale, che va oltre la semplice consumazione al tavolo. "Ma anche il servizio deve essere impeccabile. Camerieri simpatici, preparati e pronti a esaudire ogni richiesta del cliente, senza essere ingessati nel loro ruolo – afferma Della Bona –. La semplicità per me è il segreto di ogni cosa".

La sua biografia, nella seconda parte, fa luce sul motivo in cui ha intrapreso la carriera del ristoratore. "Ci sono anche alcuni capitoli... vietati ai minori e ai pudici – sottolinea – ma ho voluto scriverli lo stesso perché sono stati determinanti nelle mie scelte di vita".

I consigli per gli acquisti vanno a chiudere il libro: qui l’autore fornisce consigli in merito alla selezione dei ristoranti e a chi vuole intraprendere questa professione non facendo passi sbagliati. Lo scopo, infatti, è svelare il background di un ristorante ma anche, come evidenza Della Bona, far divertire i lettori che, a suo dire, devono essere più informati sui costi delle materie prime, l’impegno e fatica degli addetti ai lavori. "Ma soprattutto il messaggio che vorrei lanciare è quello di non accontentarsi mai. Oggi i prezzi sono molto allineati tra i vari ristoranti. Nonostante ciò molto spesso i frequentatori si sentono quasi derubati da ciò che ricevono in cambio del prezzo pagato".

A chi dedica il libro? "In primis ai miei genitori, (Domenico e Giuliana) anche se non avevano approvato la mia scelta di comprare il vecchio ristorante ’Chalet la barca da Gaetano’, adesso la ’Peniche’. Mi sono sempre stati vicino e mi hanno sempre sostenuto nelle imprese. Poi segue l’amico Paolo, mi ha fatto conoscere i ristoranti". Tanti e singolari aneddoti costellano la sua vita, una legata alla prima esperienza da commerciante, arredatore e decoratore nel negozio di frutta che comprò la sorella Gabriella nel 1983. "Nonostante non avessi esperienza né conoscenza nel commercio, il negozio divenne in breve il più innovativo e affermato negozio ortofrutticolo della provincia e mi fece ricevere l’onorificenza di re della frutta di Massa Carrara, con l’appellativo di ’uomo del monte’ come in quella pubblicità degli anni ’80. Al mercato della frutta prima di comprare qualcosa dovevo necessariamente assaggiarlo prima, altrimenti non compravo nulla".

C’è anche un altro aneddoto della sua infanzia. Quando a 11 anni insieme ad alcuni amici scavalcava la rete delle piscine dello storico Oliviero per sbirciare di nascosto gli eventi con noti cantanti e comici nell’estate degli anni ’70. A seguire cene sontuose e musica live alimentavano la sua fantasia. Poi conclude: "Queste avventure hanno sicuramente influenzato le mie scelte future, facendomi desiderare di avere un giorno un locale tutto mio dove replicare questi eventi".