Cristina Lorenzi
Cronaca

Dell’Amico va in pensione, Chirurgia endoscopica da Carrara passerà sotto Livorno. Eccellenza penalizzata

Il primario dell’unità complessa lascia l’attività e non sarà sostituito. “Dopo 43 anni ringrazio Sicari, Pincione e De Lauretis per aver creduto in me”

Iginio Dell’Amico che dal primo settembre, dopo 43 anni di servizio, va in pensione e lascia l’avviatissimo reparto di endoscopia al Noa

Iginio Dell’Amico dal primo settembre, dopo 43 anni di servizio, va in pensione e lascia l’avviatissimo reparto di endoscopia al Noa

Carrara, 29 agosto 2024 – “In sala operatoria dal 1981”. Una vita in camice verde per Iginio Dell’Amico che dal primo settembre, dopo 43 anni di servizio, va in pensione e lascia l’avviatissimo reparto di endoscopia al Noa. 43 anni dedicati alla chirurgia; una carriera avviata sotto il bisturi del professor Achille Sicari che gli insegnò l’abc della specialistica. “Poi approfondii la la chirurgia endoscopica digestiva con Franco Pincione – racconta il medico – . Nella mia carriera professionale devo ringraziare proprio Sicari, Pincione e Maria Teresa De Lauretis che senza esitazioni sposò il mio progetto di aprire nella nostra Asl il reparto di endoscopia delle Apuane che prestò è diventato un’eccellenza sia per i macchinari all’avanguardia che solo qui c’erano e consentivano certe prestazioni che per le professionalità del personale. Queste – racconta lo specialista che vuole salutare dalle colonne della Nazione tutti i numerosi pazienti che nel corso della lunga carriera si sono affidati alle sue mani e hanno salvato la vita – sono le tre persone a cui devo l’intera mia formazione. Da una semplice idea siamo riusciti ad avere una sala operatoria attrezzata nelle 24 ore, indipendente dalla chirurgia generale, che poteva intervenire sul paziente in qualsiasi ora e senza trasferimento di riparto, fosse una colangite, un’emorragia digestiva, sangue dalla bocca, ulcere. Un servizio che soltanto noi potevamo dare”.

Adesso il reparto di Dell’Amico, punto di riferimento per l’intera area vasta per la chirurgia endoscopica, che già negli ultimi mesi ha subito una riduzione da 7 a 5 medici, si prevede finisca sotto l’accorpamento con Livorno, diventando da struttura complessa una struttura semplice sotto l’egida del primario della città labronica Raffaele Mantra. Nessun concorso è stato indetto sia per sostituire in questi tempi i due medici che nel frattempo hanno lasciato, sia per sostituire il responsabile Dell’Amico. In tanti anni di servizio Dell’Amico ha visto l’ospedale e quindi la sanità cambiare sotto molti aspetti che certo non parlano di miglioramenti.

Ospedali chiusi, trasferimenti, accorpamenti e razionalizzazioni che rendono la sanità pubblica sempre meno appetibile e funzionale, inducendo chi può a rivolgersi sempre più spesso alle strutture private. "Un’altra eccellenza locale che finirà sotto la scure di area vasta – ha spiegato Dell’Amico dispiaciuto per veder penalizzato e ridimensionato il lavoro di una vita –. Tuttavia voglio ricordare che continuerò l’attività specialista con il progetto della Pubblica Assistenza di Marina di Carrara diretto da Rigoletta Vincenti e a Lucca nel centro di Santa Zita che è una struttura convenzionata con l’Asl”.