Anche la consigliera di ’Massa è un’ altra cosa’, Dina Dell’Ertole (nella foto) si dice contraria alla scelta della maggioranza. "Il mio è un no alla variante Sogegross è stato un no convinto. Considero questa variante, un atto grave che andrà ad incidere negativamente sul tessuto sociale ed economico della nostra città. Il mio voto contrario, si basa su motivazioni importanti. Innanzitutto, questo atto è esattamente l’opposto di quanto affermato dall’amministrazione Persiani nelle linee programmatiche 23-28, dove si parlava di rafforzare la vocazione industriale della Zia. Parole che con questo atto vengono cancellate. Inoltre con questa variante, l’amministrazione dimostra la totale assenza di visione e di pianificazione del territorio".
"C’è una ripresa del manifatturiero – prosegue – e l’amministrazione in questo modo decide di sottrarre spazi importanti per lo sviluppo di questo settore, per regalarli invece al commercio all’ingrosso. Questa è una variante ad personam, che dimostra una disparità di trattamento verso gli altri grossisti della zona. Inoltre si va a modificare ed introdurre il commercio in un solo lotto (dove oggi non è possibile) alla faccia della libera concorrenza a dimostrazione di una disparità di trattamento! Sono moltissimi i motivi per considerare la scelta dell’amministrazione del sindaco Persiani molto grave, una scelta che contrasta con la normativa sovraordinata, basta leggere le osservazioni di regione e provincia. Questa scelta è soltanto una forzatura politica, che và contro tutto e tutti. Questa maggioranza se ne è fregata dei pareri contrari degli enti, delle categorie economiche, dei sindacati ed ha approvato la variante al grido del miraggio di una manciata di posti di lavoro, che potrebbero non bastare neppure a compensare i licenziamenti annunciati".