Partecipazione e trasparenza: parole chiave per gli enti locali e che in Lunigiana si scontrano con un certo ritardo nell’affrontare i processi di cambiamento della pubblica amministrazione. I 14 Comuni lunigianesi resistono gelosamente al tempo correndo a due velocità. Da una parte, la digitalizzazione accelerata dal Pnrr per rendere accessibili ai cittadini i propri servizi on line. Dall’altra, la latitanza perdurante sul fronte dell’accessibilità alle attività politico-istituzionali: il consiglio comunale, che rappresenta la massima istituzione politica di un ente locale, viene trasmesso in diretta streaming in soli 2 comuni su 14, a Fivizzano e Fosdinovo.
"Il mio Comune fa i consigli in streaming almeno da un paio d’anni e - dichiara il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti - ultimamente abbiamo implementato il sistema di collegamento e trasmissione delle sedute". Al momento, nessuna previsione nei comuni di Pontremoli, Licciana Nardi, Villafranca, Aulla, Filattiera, Mulazzo, Bagnone, Comano, Casola che, chiusa la parentesi emergenziale dei collegamenti da remoto circoscritti ai consiglieri, sono tornati alle procedure standard. Il neo eletto sindaco Mattia Leonardi conferma: "Nessun diretta streaming è mai stata fatta a Casola".
Pronto, invece, il Comune di Zeri: "Ad oggi non lo abbiamo ancora utilizzato ma - risponde il sindaco Cristian Petacchi - abbiamo il regolamento". Qualcosa si muove nei comuni di Podenzana e di Tresana dove la disciplina regolamentare è in lavorazione, come confermato dai rispettivi sindaci Riccardo Varese e Matteo Mastrini. "La scorsa estate abbiamo messo mano allo Statuto del comune di Tresana e a gennaio abbiamo in programma di lavorare al regolamento: con il nuovo anno saremo pronti a trasmettere il consiglio comunale in diretta" annuncia il sindaco Mastrini.
Questione di regolamenti. La scelta di trasmettere il consiglio, se da una parte è garanzia di democrazia partecipativa e trasparenza digitale mediante l’eliminazione di ogni limite fisico, dall’altra deve fare i conti con la privacy. In questi termini, la questione è stata affrontata sia dal Ministero dell’Interno, sia dal Garante per i dati personali, che hanno fornito una risposta univoca: le sedute consiliari sono pubbliche e aperte alla partecipazione dei cittadini, quindi trasmissibili in streaming ma ciò può avvenire solo laddove i partecipanti siano debitamente informati, con tutte le conseguenze a ciò connesse, evitando la divulgazione di dati sensibili. Ed a questo servono, appunto i regolamenti. Intanto, nell’ultimo consiglio comunale di Tresana è stato istituito il ruolo di presidente del consiglio: facoltativo nei piccoli comuni, è stato assegnato a Claudia Vannini. Un segnale in più a sostegno della centralità dell’organo consigliare e dell’opportunità di divulgarne le attività.
Michela Carlotti