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Le manifestazioni della fellowship nell’anniversario della visita dello scrittore. "Confidiamo in un futuro con la presenza di giovani"
La visita di Charles Dickens 180 anni fa a Carrara: una manifestazione per ricordarla. La fellowship diretta da Marzia Dati ha organizzato nella sede di piazza Alberica una celebrazione con la mostra fotografica “In viaggio con Dickens” di Paolo Maggiani, che col suo obiettivo ha ripercorso alcuni dei luoghi visitati e narrati dallo scrittore nel suo diario di viaggio Pictures of Italy – Impressioni italiane. Domenica si è proseguito poi con una partecipata passeggiata, condotta da Davide Lambruschi, sulle tracce dei luoghi dickensiani, tra vicoli, piazze e chiese della città. Un viaggio a ritroso nelle vicende cittadine, tra fasti e miserie, tra piccole ma attive colonie straniere che qui si insediarono già nell’800 regalando alla città eminenti figure imprenditoriali. Tra le varie, grande risalto è stato dato all’inglese William Walton, imprenditore e grande innovatore del settore marmifero. Una breve passeggiata, ma un lungo viaggio alla ricerca dei tempi perduti, per conservarne la memoria. La seconda parte del pomeriggio, che ha visto anche la partecipazione della sindaca Serena Arrighi e dell’assessora al Turismo Lara Benfatto, ha lasciato spazio all’iniziativa di Marzia Dati.
"Il direttivo della Dickens Fellowship ha deciso di istituire un premio che ogni anno conferiremo a due personalità del panorama culturale. Una, distintasi per meriti di studio su Dickens e l’altra per meriti culturali in ambito locale". La scelta per questa prima edizione è ricaduta su Davide Lambruschi, professore, storico dell’arte, divulgatore, figura molto apprezzata fuori e dentro la città. Il professor Lambruschi è presidente dell’Accademia Albericiana, un’associazione che arricchisce da anni l’offerta culturale cittadina. Membro del direttivo della sezione apuo-lunense di Italia-Nostra e dell’Accademia Aruntica, ha al suo attivo alcune pubblicazione sui beni artistici e architettonici del nostro territorio. Da pochissimo è stato riconfermato nel ruolo di console del Touring Club per la città di Carrara. "Per l’impegno costante nella diffusione dell’arte e della cultura del bello fra un vasto pubblico eterogeneo e intergenerazionale con particolare attenzione all’inclusione delle persone più fragili", questa è solo una parte della motivazione del premio assegnatogli.
"Generare in chi incontro uno sguardo capace di vedere. È in questo che riconosco la mia missione – ha commentato Lambruschi –. Quando partecipo ad eventi culturali, sia in veste di relatore che di spettatore, constato con dispiacere, che io, imminente cinquantenne, spesso mi trovo ad essere il più giovane presente in sala. Questa cosa mi fa preoccupare tremendamente per il futuro del vivere civile e culturale. Mi auguro che i giovani tornino ad occuparsi del bene comune, a fare comunità, auspico un ritorno dei giovani nel centro città (magari anche delle istituzioni scolastiche), i giovani unica risorsa capace di innervare la città di nuove energie, di vita e di futuro".