REDAZIONE MASSA CARRARA

Diocesi, cosa cambia con lo status di ’sede vacante’

Toccata e fuga. La visita, persdonale, di monsgnor Gianni Ambrosio a Massa è durata poche ore. Nel pomeriggio di ieri, infatti, è tornato a Piacenza. Con lui il segretario don Celso Dosi. Ambrosio sarà di nuovo a Massa tra qualche giorno. Con le dimissioni di monsignor Santucci si modifica anche lo ’status’ giuridico della Chiesa locale che diviene ’sede vacante’. E’ il vice cancelliere vescovile, don Mauruizio Manganelli, a spiegarlo: "Monsignor Gianni Ambrosio, nominato dal Papa Amministratore Apostolico, ha tutte le facoltà e i poteri del vescovo diocesano e pertanto esercita pienamente l’ufficio di pastore. Nel rispetto del principio ’sede vacante nihil innovetur’, del Codice di Diritto Canonico, egli esercita i poteri propri del vescovo diocesano, inerenti le funzioni di insegnare, santificare e governare, salvo quanto escluso dal diritto stesso".

Ma che significa che la diocesi è ’in sede vacante’?

"Significa che nella nostra diocesi manca la figura del vescovo: attualmente monsignor Santucci è vescovo emerito e non esercita più funzioni di governo".

E quali cariche decadono e quali rimangono in funzione?

"Con la rinuncia del vescovo diocesano cessano immediatamente gli uffici del Vicario Generale e dei Vicari episcopali (che l’Amministratore apostolico potrà confermare), nonché la funzione dei Consigli presbiterale e pastorale. In questo periodo rimangono il Collegio dei Consultori, il Cancelliere, il Vicario giudiziale e il Tribunale Ecclesiastico, che non può essere rimosso dall’Amministratore ma deve essere riconfermato dal nuovo vescovo".

Cosa succederà adesso?

"Nel nostro caso la Santa Sede, accettando la rinuncia del vescovo Santucci, ha nominato un amministratore apostolico. A lui sono concesse tutte le funzioni del vescovo. E’ una figura provvisoria di transizione verso l’ingresso del nuovo pastore".