REDAZIONE MASSA CARRARA

“In quelle discariche gettavano di tutto, anche rifiuti pericolosi”: otto denunce

Operazione “Terre pulite” della Guardia di Finanza di Marina di Carrara, sezione operativa navale. Sequestrati tremila metri quadri di terreno dove venivano fatto confluire materiale di ogni tipo

La Guardia di Finanza e il sopralluogo nella discarica sequestrata ad Albiano Magra

La Guardia di Finanza e il sopralluogo nella discarica sequestrata ad Albiano Magra

Albiano Magra, 8 aprile 2025 – Operazione 'Terre pulite' della sezione operativa navale della Guardia di finanza di Marina di Carrara, sequestrate due aree per un totale di 3.000 metri quadrati ad Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, destinate a discarica abusiva con circa 450 tonnellate di rifiuti.

In particolare, spiega una nota delle Fiamme gialle, "sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Massa e insieme al personale dell'Arpat Toscana, è stata posta sotto sequestro una zona di circa 2.000 metri quadrati ove era presente un capannone industriale di circa 1.000 metri quadrati, utilizzato come deposito incontrollato di un ingente quantitativo di rifiuti di tipo pericoloso e non che portato al deferimento di 3 presunti responsabili all'Autorità giudiziaria".

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Una parte dei materiali ritrovati nella discarica abusiva dalla Guardia di Finanza

Lo sviluppo dell'indagine "ha poi portato all'individuazione, nel medesimo territorio, di una seconda discarica abusiva di circa 1.000 metri quadrati, in parte realizzata su area demaniale abusivamente occupata, all'interno della quale erano depositati circa 900 metri cubi di rifiuti pericolosi e non pericolosi in maniera incontrollata. Anche per tali violazioni sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria 5 persone".

"In tale contesto - si specifica anche - è stata interessata tempestivamente l'Asl Toscana Nord Ovest in quanto nelle vicinanze di tale area erano presenti di 2 rubinetti di acqua potabile destinata al consumo umano e solo grazie all'immediato intervento dei militari del corpo è stato possibile evitare eventuali contaminazioni dovute la contaminazione da percolato”. Prosegue dunque da parte della Guardia di Finanza il contrasto ai reati ambientali.