REDAZIONE MASSA CARRARA

Discarica Cava Fornace. Il comitato alza la voce: "Pronti esposti in Procura"

I membri chiedono da tempo alla politica la chiusura del sito a Montignoso. Alla riunione i rappresentanti del Comune, Pietrasanta, Regione e Casa rossa.

Una nuova puntata per la battaglia contro la discarica Cava Fornace. Sabato a Villa Schiff si è svolto un incontro pubblico, organizzato dal Comitato dei cittadini contro la discarica per fare il punto "a oltre 6 mesi dal disastro del maggio scorso (nella foto)". Erano presenti rappresentanti del collettivo della Casa Rossa, Nicolini, per il PD montignosino e i membri del Comitato. Presenti anche la presidente della Commissione di Controllo di Cava Fornace Berti e il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Bartolini.

Il comitato ha rimarcato come "le azioni politiche dovrebbero essere volte alla tutela ambientale e alla salute dei cittadini, su come i danni ambientali non debbano ricadere sulle comunità, e che dopo quanto accaduto la discarica deve essere assolutamente ed immediatamente chiusa e l’intera area bonificata perché lì non avrebbe mai dovuto esserci una discarica".

Gli avvocati del comitato, Grondacci e Antonini, hanno rimarcato "come sulla discarica non sia mai stata fatta una valutazione di impatto ambientale ex post – scrive il comitato – e come questa sia una grave mancanza, considerando che stiamo parlando di una discarica di rifiuti speciali posta a ridosso del Lago di Porta, di sorgenti d’acqua e di centri abitati. I legali, che in questi mesi hanno studiato una mole importante di documenti, hanno preannunciato, alla luce della storia della discarica, di quanto accaduto il 6 maggio e della grave situazione attuale che provvederanno nelle prossime settimane a depositare un esposto alla Procura della Repubblica".

Numerosi gli interventi, tra i quali quello dell’assessore Francesconi per il Comune di Montignoso che rimarca "la necessità di una chiusura – proseguono – e di una gestione post mortem in sicurezza, ma vede con difficoltà l’ipotesi della bonifica a causa degli alti costi. L’avvocato Grondacci ha richiamato la normativa sull’obbligo alla bonifica, bonifica che deve avvenire a spese del gestore e non della collettività. Anche L’assessora Gliori ha confermato la volontà del Comune di Pietrasanta di voler chiudere la discarica, mentre Ghiselli, consigliere del Comune di Forte dei Marmi, ha sollecitato i comuni di Pietrasanta e Montignoso affinché procedano, come farà il comitato, in un percorso giudiziario, unica strada percorribile a detta sua per chiudere il sito. Alla giornata hanno partecipato l’onorevole Montemagni che a breve presenterà un’interrogazione parlamentare sulla discarica e il consigliere regionale Baldini che interverrà in Regione". Significativo l’intervento di Giampaoli di Italia Nostra sui "danni ambientali diffusi e su quanto il nostro comprensorio abbia pagato e continui a pagare".

Il Comitato non si accontenta più del consenso apparentemente unanime sulla volontà di chiusura della discarica. Chiede quindi concretezza: "Ogni forza politica utilizzi il suo massimo livello istituzionale per intervenire. Chiediamo che il Paur non rimanga solo sospeso, tenendo in vita un procedimento amministrativo che ha visto scadere i suoi termini di durata massima, ma che venga annullato, perché quanto accaduto il 6 maggio è la chiara dimostrazione che la discarica è un rischio troppo elevato per questo territorio".