"È da tempo che il distretto sanitario di via Giovan Pietro versa in una condizione di degrado e decadenza intollerabile, tuttavia i necessari interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria non sono ancora stati eseguiti". Lo scrive Cesare Micheloni (nella foto) del comitato Avenza Resiste. "La cancellata di ingresso è consumata dalla ruggine, i gradini sono rovinati, gli spigoli sono pericolosi, il pavimento è scivoloso, e la facciata esterna dell’edificio è fatiscente – prosegue Micheloni condividendo la protesta di numerosi cittadini –. Purtroppo, anche all’interno la struttura non si presenta idonea allo svolgimento di qualsiasi attività: le pareti della sala d’attesa del consultorio familiare e del corridoio sono piene di muffe e umidità. Tutto ciò rende l’ambiente decisamente insalubre e mette a serio rischio la salute degli utenti e dei lavoratori. Salute e sicurezza dovrebbero essere i principi cardine della Azienda sanitaria locale che, invece – prosegue la denuncia di Micheloni – , ha dimenticato obiettivi e responsabilità, tant’è che a Carrara la sanità toscana di Giani e Bezzini spende inspiegabilmente 800 mila euro per dei container (in cui ci piove dentro) riadattati ad ambulatori mobili ma non fa assolutamente nulla per preservare il suo patrimonio edilizio, né tantomeno si adopera per garantire il diritto alla salute. Quindi, in merito a questa ennesima vicenda il sindaco Serena Arrighi e il vicesindaco Roberta Crudeli assessore al sociale e alla sanità, nonché dipendente Asl, prenderanno provvedimenti?".
CronacaDistretto Asl la denuncia di Micheloni