"Il pubblico non può assistere". Bastano pochissime parole dell’ufficio sport di palazzo civico per chiarire la situazione della Dogali che, con i lavori di adeguamento in corso al palazzetto di Avenza, è diventata la prima struttura sportiva della città, soprattutto per la pallacanestro che non ha altre sedi. Il chiarimento dell’ufficio comunale è stato sollecitato da una richiesta dell’Audax che, non potendo giocare al palazzetto, in questo fine settimana gioca alla Dogali tre partite dei campionati giovanili: sabato alle 16 l’under 14 è contro la Pontremolese, mentre alle 18 c’è il derby under 19 con il Cmc e domenica alle 9.30 è invece la volta del Massa e Cozzile per il campionato under 14.
"Abbiamo inviato la risposta di palazzo civico a tutte le società interessate e tutti sono avvisati" conferma la società gialloazzurra. In realtà quella di palazzo civico è solo una conferma di una situazione di inagibilità che perdura almeno da un anno, da quando, era il novembre 2023, lo stesso ufficio di piazza Due giugno aveva ricordato alla Pugilistica Carrarese ’Enrico Bertola’ che in occasione della prevista riunione di boxe, l’accesso alla Dogali era "consentito ai solo atleti, tecnici e dirigenti accompagnatori, mentre non è autorizzato l’ingresso al pubblico pagante e non". Nata come caserma negli ’80 dell’800, nel secondo dopoguerra la Dogali è stata adattata a scuola e a campo per la pratica di alcune discipline sportive, ma resterà sempre una ex caserma e questo lo si vede alzando gli occhi non appena vi si mette piede dentro. E difficilmente eventuali lavori di adeguamento potranno mai renderla una struttura moderna e funzionale perché mancano gli spazi, a cominciare da quello di un ingresso decoroso, con il pubblico che per raggiunge la tribuna lato monte passa davanti allo spogliatoio degli arbitri, mentre se vuole raggiungere quella lato mare, transita addirittura anche a fondo campo e davanti agli spogliatoi delle squadre.
Per non parlare della uscite di sicurezza che portano all’interno della scuola media ’Carducci’, mentre per i bagni del pubblico non esistendo suluzione alcuna è meglio pensarci per tempo a casa propria. Una situazione da terzo mondo che ogni volta penalizza le squadre carraresi che si trovano a ospitare le squadre avversarie nel degrado.