"Il Comune non ha nessuna colpa per la partita non disputata dall’under 17 dell’Audax mercoledì scorso. Non accettiamo e non accetteremo mai forzature da parte di chi pensa di poter essere sopra le regole". Così l’assessore allo Sport Lara Benfatto interviene nella ennesima puntata della telenovela che riguarda le strutture sportive del territorio dopo la mancata disputa della gara tra le squadre under 17 di Audax e Ghezzano di mercoledì scorso alla palestra Dogali. "I nostri uffici erano stati informati da tempo della partita di mercoledì e questi avevano palesato all’Audax le difficoltà nell’organizzare il match il pomeriggio di un giorno infrasettimanale, quando alla Dogali gli spazi sono già assegnati ad altre società. Come soluzione era stato quindi proposto all’Audax di spostare mercoledì tutte le proprie attività dal palazzetto alla Dogali e, al tempo stesso, di consentire alle altre società di spostare gli allenamenti da Carrara ad Avenza. Audax non ha accettato questa proposta e martedì pomeriggio ha comunicato al Comune che il match sarebbe stato annullato, salvo poi cambiare idea mercoledì mattina, a poche ore dalla palla a due. A quel punto gli uffici hanno provato un’ultima mediazione proponendo alla società di posticipare l’inizio della gara alle 20, una volta conclusi i turni delle altre società alla Dogali. In tutta risposta i dirigenti di Audax si sono presentati in palestra durante gli allenamenti della ginnastica ritmica pretendendo di giocare. Inutile dire che questo tipo di comportamento non può essere consentito. Gli uffici lavorano in maniera trasparente e sempre con l’obiettivo di permettere a tutte le società del territorio di allenarsi e disputare gare e competizioni, nonostante la momentanea carenza di spazi dovuta ai lavori in corso al palazzetto e alla mancanze delle palestre di Taliercio e Buonarotti". L’intervento della Benfatto termina con l’auspicio di una maggiore collaborazione da parte di tutti e un maggior fairplay tra le società.
L’Audax, da parte sua, conferma di avere rinunciato alla gara in un primo momento, ma poi di esser ritornata sui propri passi e di avere provato a giocare alle 19 fidando sulla collaborazione della ginnastica ritmica, e punta il dito sull’Ufficio Sport che, dopo un primo contatto telefonico il mercoledì sera, richiesto per un intervento mediatore, non avrebbe più risposto. "Per otto volte abbiamo provato a contattare l’ufficio al cellulare, ma non ci ha più risposto nessuno – dice il dirigente Audax Carlo Bigli – così la ginnastica ha lasciato l’impianto alle 20 e la nostra partita, nonostante la disponibilità degli avversari, è saltata e il giudice sportivo la darà persa a tavolino 0-20, con l’aggiunta di qualche provvedimento". La morale è sempre la stessa: a Carrara lo sport scoppia, gli spazi non sono sufficienti e non lo saranno neppure quando sarà a regime il palazzetto di Avenza e quando risorgeranno le palestre di Taliercio e Buonarroti. Altrettanto innegabile è che ci sia qualche cosa che non funziona all’ufficio Sport e nell’amministrazione, ma anche le società ci mettono del loro, forti di cattive abitudini incancrenite dal passato.