Domani i funerali nel paesino abruzzese

Domani mattina in Abruzzo l’ultimo saluto a Paolo Fiorentino. Le esequie si terranno alle 10 nella chiesa di Santa Reparata a Casoli, il paese d’origine del 46enne accoltellato a morte giovedì mattina all’interno dell’ex campo profughi. Per il rito funebre sta partendo una raccolta di fondi nel paese abruzzese e sul noro litorale. Fiorentino aveva lavorato per la Comunità montana teatina ed era arrivato in città da diversi mesi. Qui, dopo aver passato l’estate a dormire nella pineta all’angolo tra viale Colombo e viale Galilei da alcune settimane aveva trovato ricovero in un appartamento abusivo dove avrebbe invitato anche quello che poi sarebbe diventato il suo presunto omicida: Francesco Di Blasi. Quest’ultimo, che si è costituito alla caserma dei carabinieri è in carcere a Massa accusato di omicidio volontario. Avrebbe colpito Fiorentino con almeno cinque coltellate di cui alcune al cuore anche se per conoscere ulteriori dettagli bisognerà attendere il responso dell’autopsia eseguita dai medici legali pisani Aniello Maiese e Alice Chiara Manetti. Spetterà a loro, inoltre, stabilire anche l’esatto momento della morte che non si esclude possa essere avvenuta anche diverse ore prima che il corpo senza vita di Fiorentino venisse ritrovato. Intanto in città la morte del 46enne abruzzese è presto diventata motivo di scontro politico con attacchi a distanza tra amministrazione e parte dell’opposizione. "Quando dice che ‘le politiche sulla marginalità estrema ereditate dai nostri predecessori erano inesistenti’ il sindaco Francesco De Pasquale mostra solo malafede e sembra per di più non essersi accorto che nel 2017 ha vinto le elezioni – dice il consigliere di centro destra Massimiliano Bernardi -. Dopo cinque anni di grillismo l’indice di emarginazione e degrado della città è alle stelle. Vorrei sapere cosa abbia mai fatto l’amministrazione 5 Stelle per le politiche di inclusione sociale in questi 5 anni di mandato".