IRENE CARLOTTA CICORA
Cronaca

"Dopo il buio, stagione di luce". Il corteo e l’omaggio ai caduti: "Il tributo di sangue fu altissimo"

Il Prefetto Aprea sprona i ragazzi: "Consapevolezza per affrontare i pericoli delle autocrazie". Lorenzetti: "Grazie al sindaco Persiani, non ha ceduto a chi voleva oscurare la festa". L’analisi di Bugliani.

Il Prefetto Aprea sprona i ragazzi: "Consapevolezza per affrontare i pericoli delle autocrazie". Lorenzetti: "Grazie al sindaco Persiani, non ha ceduto a chi voleva oscurare la festa". L’analisi di Bugliani.

Il Prefetto Aprea sprona i ragazzi: "Consapevolezza per affrontare i pericoli delle autocrazie". Lorenzetti: "Grazie al sindaco Persiani, non ha ceduto a chi voleva oscurare la festa". L’analisi di Bugliani.

Il silenzio solenne e un cielo azzurro, ricamato di rondini, per gli 80 anni della Liberazione. E’ in questo scenario che la commemorazione provinciale ha preso il via ieri mattina in piazza della Libertà a Fivizzano con l’omaggio al cippo che ricorda le 36 vittime del bombardamento del 13 luglio 1944. Il corteo, cui si è unita la Banda Musicale ’G. Puccini’ di Moncigoli è arrivato poi in piazza Garibaldi, dove è stata deposta una corona al monumento dei Caduti. Poi autorità e cittadini sono confluiti in piazza Medicea.

"Festeggiare gli 80 anni della Liberazione a Fivizzano vuol dire farlo in un contesto speciale – ha esordito il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti – Lo ricordano i nostri gonfaloni con quello provinciale che vale 10mila partigiani, 629 caduti in guerra, 1250 mutilati e invalidi, 795 vittime delle rappresaglie. Festeggiamo la liberazione dell’Italia ma anche dell’Europa ma attenzione al desiderio di revisionismo, ingiusto, che serpeggia. C’è una verità storica che non va cancellata e dunque dico ’grazie’ al sindaco di Massa, che è stato attaccato in maniera maldestra perché qualcuno voleva annullare le manifestazioni del 25 aprile. Si è dimostrato un uomo delle istituzioni, che ha bene in mente cosa significa liberazione". Persiani ha affidato una riflessione sui social, spiegando che "il 25 aprile è la festa di tutti. Non appartiene a una parte, ma all’intero Paese. I valori di democrazia e libertà, la condanna dell’antisemitismo, il rifiuto di ogni forma di censura devono essere un patrimonio di tutti, come lo furono 80 anni fa per i partigiani. Se riusciremo a fare questo, avremo onorato davvero la loro memoria e reso omaggio al loro sacrificio". Il consigliere regionale Giacomo Bugliani ha posto l’accento su come la liberazione rappresenti "il passaggio da una stagione di buio a una di luce. Non è solo una data con una dimensione storica, è soprattutto una questione morale. Celebriamo la liberazione come dimensione etica e personale, riaffermazione di valori di libertà, pace e eguaglianza contro l’odio e le negazioni. La Resistenza è una scelta di vita". Di futuro e valori da tramandare ha infine parlato il Prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea: "In questo territorio la barbarie dell’umanità ha raggiunto il punto più basso – ha detto – Ma è sempre qui che, più che altrove, ci sono percorsi di condivisione a partire dall’Anpi ma con tutte le associazioni e insieme alle scuole, per la consapevolezza dei giovani rispetto allo studio materiale, fine a se stesso. Parlo di esperienze vive, vissute come teatro, arte, musica. Percorsi ideali che traghettano dal 25 aprile al 2 giugno. E in un contesto dove avanza il pericolso principio delle autocrazie, dittature mascherate da regime parlamentare, pseudo democratico, ecco che la consapevolezza è chiave di volta per far si che la lotta di liberazione continui a vivere in noi e nei giovani".