Continua a far discutere l’ennesima aggressione ai danni di un operatore sanitario. Un episodio che si va ad aggiungere ad altre situazioni simili accadute in passato e che questa volta ha visto come vittima una dottoressa, coperta di insulti e minacce alcuni giorni fa nel parcheggio del Noa alla fine del turno di lavoro. Il brutto episodio subito dal medico è solo l’ultimo caso di una lunga lista di situazioni simili che comprende non solo professionisti del settore sanitario ma anche farmacisti, dirigenti scolastici e docenti. Ai messaggi di sostegno e vicinanza giunti alla dottoressa, non ultimi quelli della direzione dell’Asl Toscana nord ovest, interviene sul tema anche il segretario provinciale della Cisl Andrea Figaia con una riflessione a lungo raggio. "Sono sempre più comuni fatti ed accadimenti che riguardano diverse figure professionali – commenta Figaia – e la discriminante è lo svolgimento di un servizio pubblico. Esiste una degenerazione delle relazioni sociali che, ormai, sta prendendo una piega difficilmente recuperabile, ad esempio il comportamento degli automobilisti in strada oppure nei condomini, o anche sotto gli ombrelloni. Nei confronti dei servizi pubblici l’acredine monta di temperatura. Se vado da un medico privato, pago e faccio il bravo. Ma al pronto soccorso no, devo avere tutto e subito. Magari ti tocca pure la dottoressa brava, ma niente da fare. Vuoi stare lì, vedere, criticare. Un modello made in Usa dove i parenti circolano liberamente".
"Le convenzioni sociali, quelle di una volta, sono saltate – prosegue il segretario della Cisl –. Ora gli insegnanti sono presi di mira e la dirigenza non va meglio, con lo stuolo di parenti imbufalito pronto all’ennesimo ricorso al Tar. Occorre recuperare quell’equilibrio che sta alla base delle convenzioni sociali: le regole. Uscendo dallo stato di natura, più o meno volutamente, le società moderne hanno accettato di proteggere chi ne fa parte dai pericoli esterni. Stiamo andando verso una implosione dall’interno che dovrà essere necessariamente governata, con leggi e regole condivise, ma partendo dai comportamenti dei singoli".
Solidarietà alla dottoressa aggredita viene espressa anche da Luana Mencarelli e dai 5 Stelle. "A nome del Movimento e mio personale – scrive Mencarelli– esprimo la più sincera solidarietà alla dottoressa del Pronto soccorso del Noa, recentemente aggredita verbalmente e minacciata dai parenti di un paziente. Questo episodio, gravissimo e inaccettabile, sottolinea ancora una volta le difficili condizioni in cui il personale sanitario è costretto a lavorare quotidianamente".