REDAZIONE MASSA CARRARA

E’ l’ora dell’esame. Il Comune in audizione al Ministero della cultura

La delegazione illustrerà il suo dossier prima delle altre 4 città finaliste. Entro il 30 la decisione della commissione sarà consegnata al Ministro.

La presentazione della candidatura di Carrara in Regione

La presentazione della candidatura di Carrara in Regione

Il giorno dell’esame è arrivato. Oggi, dalle 11, nella sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma si terrà l’audizione delle cinque città finaliste per il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. La delegazione apuana sarà la prima a illustrare il proprio dossier dal titolo ‘Carrara: da 2mila anni contemporanea’, poi sarà la volta di Gallarate, Gibellina, Pescara e Todi. Entro mercoledì 30 la giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Renata Cristina Mazzantini, Walter Guadagnini e Vincenzo Santoro, dovrà poi comunicare al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la candidatura ritenuta più idonea. E saranno giorni di ansia nell’attesa del verdetto per la città che sulla candidatura di “capitale” ha puntato molto.

Per redigere il proprio programma Carrara ha potuto contare sul coinvolgimento di numerose realtà del territorio, sia pubbliche che private, il supporto tecnico della Fondazione Fitzcarraldo di Torino e un board curatoriale composto da Cinzia Compalati, Maura Crudeli, Pasquale Direse, Federico Giannini ed Emanuele Guidi.

“Storie e Visioni” è il titolo del progetto elaborato da Federico Giannini per il programma della candidatura. "Nasce – spiega Giannini – con l’obiettivo di esplorare il dialogo tra passato recente, presente e futuro della città, utilizzando l’arte contemporanea come veicolo per indagare i cambiamenti del nostro tempo. A partire dal legame profondo che la città di Carrara ha con il marmo, simbolo storico di eleganza e monumentalità, il programma vuole mettere in luce come questo materiale, tradizionalmente associato all’arte classica, sia stato trasformato e reinterpretato dagli artisti contemporanei per affrontare tematiche attuali e visioni del futuro. Carrara, con la sua storia millenaria nella lavorazione del marmo, rappresenta un crocevia unico tra tradizione e innovazione".

Giannini sottolinea che "la città è testimone di un rapporto simbiotico tra arte e territorio che ha visto nel marmo un medium privilegiato per l’espressione artistica, dall’antichità fino ai giorni nostri". Un programma dunque pensato "per mettere in evidenza come, a partire dalla tradizione, l’arte contemporanea sia in grado di aprire nuove prospettive e creare ponti tra differenti epoche". Prevista l’esposizione “Scolpire il presente: il marmo nell’arte contemporanea” che raccoglierà opere di artisti di fama internazionale, molti dei quali hanno lavorato direttamente con i laboratori di Carrara, "utilizzando il marmo per esplorare nuove possibilità espressive, per offrire una visione unica di come questo materiale, scolpito e trasformato nei secoli, possa oggi veicolare significati inediti e connettersi ai temi più urgenti del nostro tempo". In parallelo, il programma intende guardare non solo alla scultura e alla lavorazione del marmo, ma anche all’arte ambientale e al ruolo dell’opera d’arte nello spazio naturale e urbano.

"Carrara, con il suo paesaggio scolpito – spiega –, si pone come sfondo ideale per riflettere sul rapporto tra arte, ambiente e sostenibilità. Il programma, infatti, vuole essere anche una piattaforma per interrogarsi sul ruolo della creatività nella società odierna. Le mostre in programma esplorano la capacità dell’arte di reinterpretare materiali, spazi e idee, offrendo al pubblico un’esperienza che va oltre la mera contemplazione estetica, invitandolo a partecipare attivamente a un percorso di riflessione collettiva. Carrara, con il suo ricco patrimonio artistico e culturale, si fa così portavoce di un dialogo tra passato e futuro, tra radici locali e sfide globali, attraverso uno sguardo inedito sull’evoluzione dell’arte contemporanea. Il marmo, elemento centrale di questo percorso, diventa simbolo di continuità e trasformazione, capace di adattarsi alle visioni degli artisti e di incarnare le tensioni e le speranze della nostra epoca".

Federico Giannini, giornalista, è il fondatore e il direttore responsabile della testata “Finestre sull’Arte”, fondata nel 2017. Dal 2015 è collaboratore esterno della rivista “Art e Dossier”, e dal 2022 curatore presso ‘Vôtre Spazi Contemporanei’ di Carrara. Nel 2021 è stato co-autore del documentario Rai “Le mani dell’arte”.