REDAZIONE MASSA CARRARA

E luce fu. Per Enel Sole e Gaina Ivano Aggiudicato il maxi appalto da 24 milioni

Il raggruppamento d’imprese ha superato le offerte dei due concorrenti per pochi punti. Possibile un ricorso di Hera, seconda

Alla fine l’ha spuntata il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Enel Sole e Gaina Ivano: si sono aggiudicati il mega bando per l’illuminazione pubblica e il servizio smart city del Comune di Massa che prevede l’appalto per 18 anni per una cifra che arriva addirittura a 24 milioni e 300mila euro. D’altronde erano stati proprio loro, nell’estate del 2019, a presentare il progetto poi valutato di interesse pubblico dall’amministrazione del sindaco Francesco Persiani e messo come base per la gara pubblica bandita alla fine dell’anno scorso.

Ma non è stata una vittoria facile, anche se Enel e Gaina erano i soggetti promotori. Perché un bando del genere aveva fatto gola ad altre importantissime aziende del panorama internazionale. Sul piatto del Comune di Massa erano arrivate altre due offerte davvero interessanti da altrettanti colossi del settore: quella di Hera Luce, società di illuminazione pubblica del Gruppo Hera (detenuta al 100% da AcegasApsAmga, multiutility controllata a sua volta da Hera Spa) e una di Citelum Sa, con sede principale a Parigi, società del Gruppo EDF, Électricité de France di cui Citelum rappresenta un ramo operativo per l’illuminazione pubblica, l’efficientamento energetico e i servizi di smart city.

Ci sono volute otto sedute della commissione tecnica di valutazione delle proposte, fra febbraio e aprile. L’ultima il 14 che ha decretato come soggetto vincitore e aggiudicatario del bando proprio il Rti di Enel Sole e Gaina Ivano. Ma è stata una vittoria sul filo di lana, per pochissimi punti percentuali rispetto ad Hera Luce. Sull’offerta tecnica Enel e Gaina avevano infatti ottenuto 70 punti mentre Hera si è fermata a 57,40. Sull’offerta economica però i ruoli si sono ribaltati con Hera Luce che ha ottenuto ben 30 punti mentre Enel e Gaina sono risultati addirittura ultimi, con 18,95 punti.

Alla fine la somma ha dato la vittoria alla Rti che ha proposto il project financing per soli 1,55 punti (88,95 contro 87,40). Una differenza talmente bassa che potrebbe lasciare le porte aperte a un eventuale ricorso della società risultata seconda classificata, anche solo per una rivalutazione dei punteggi ottenuti, e la partita potrebbe non essere ancora chiusa. Per ora c’è solo l’aggiudicazione da parte della commissione tecnica di gara, in attesa di ulteriori sviluppi.

L’appalto è troppo interessante per rinunciare così: 18 anni di concessione del servizio di gestione degli impianti di pubblica illuminazione, semaforici, servizi smart city, comprensivo di fornitura di energia elettrica e interventi di adeguamento normativo ed efficienza energetica per il territorio di Massa. Il nuovo servizio, secondo il progetto presentato da Enel e Gaina Ivano approvato dalla giunta, dovrebbe garantire come minimo un abbattimento della potenza totale assorbita di circa il 64% (portandola a circa 2 milioni e 200mila kilowattora); il Comune per parte sua doveva pagare 1.647.000 euro all’anno (Iva compresa) al vincitore come canone annuale (sempre a base d’asta).

E’ previsto anche l’acquisto da parte del Comune degli impianti a oggi ancora di proprietà di Enel Sole per una cifra di 600mila euro. All’interno del bando ci sono poi i servizi di ‘smartcity’ con il sistema di videosorveglianza per il controllo di 15 varchi elettronici con lettura targhe, nuovi proiettori sul Malaspina e altro ancora.

Francesco Scolaro