ALESSANDRA POGGI
Cronaca

E’ morto Vittorio Prayer. Lutto nel mondo del giornalismo. Aveva fondato Teletoscana

Si è spento a 78 anni, dopo una malattia che non gli ha lasciato via d’uscita. Lascia quattro figlie, Eleonora, Eva, Beatrice e Berenice e tanti amici.

E’ morto Vittorio Prayer. Lutto nel mondo del giornalismo. Aveva fondato Teletoscana

Si è spento a 78 anni, dopo una malattia che non gli ha lasciato via d’uscita. Lascia quattro figlie, Eleonora, Eva, Beatrice e Berenice e tanti amici.

La città perde una delle sue penne più geniali e sferzanti. Ieri si è spento il giornalista Vittorio Prayer, aveva 78 anni e da tempo aveva gravi problemi di salute che non gli hanno lasciato scampo.

La notizia della sua scomparsa è stata una doccia fredda per l’intera comunità, nella quale era conosciuto e apprezzato per il suo profondo amore della cultura e della storia della città.

Con Vittorio Prayer scompare la figura di un protagonista del giornalismo locale, sempre sul pezzo e in maniera mai scontata. Sagace, senza peli sulla lingua e fiero come pochi, non ha mai smesso di denunciare le situazioni motivo di ingiustizia. Ha sempre detto la sua, contro i potenti e contro le varie amministrazioni.

Prayer non solo ha collaborato con tutte le testate giornalistiche locali, tra le quali anche La Nazione, ma ha avuto una vita professionale vivace e assai attiva anche come corrispondete per anni del Corriere della Sera e della Rai. È stato un pioniere dell’informazione quando negli anni ’70, inisme ad altri visionari come Sergio Chericoni e Paolo Tambini partecipò all’inizio dell’avventura di Teletoscana Nord, una delle prime tv libere italiane. Aveva lavorato all’ufficio stampa al Comune di Carrara ed era stato il direttore della rivista di palazzo civico ‘Agorà’. Ma era stato anche un grande giocatore di basket, sport a cui aveva dedicato gli anni della sua gioventù. Una persona che sapeva lasciare il segno.

La vita di Prayer è stata ricca di importanti passioni, come quella per l’arte, e frequentazioni spesso diventate amicizie come quelle con tutti i più grandi personaggi della Carrara di un tempo come lo scultore Nardo Dunchi, il reporter internazionale Romano Cagnoni, Carlo Nicoli, erede degli antichi studi omonimi di scultura, con cui ha frequentato gli artisti più famosi del mondo. Ma fu anche amico intimo dell’ex candidato a sindaco di Carrara Enrico Nori, e in seguito del consigliere comunale Simone Caffaz.

Un ricordo di Prayer particolarmente affettuoso e commosso è quello di un amico fraterno, il regista Fabrizio Cattani. "Ho conosciuto Vittorio a 13 anni quando è venuto ad abitare a Colonnata e con il passare del tempo è diventato il mio fratello maggiore – racconta Cattani –. Vittorio è colui che ha ideato la sagra del lardo. Nel suo lavoro aveva due cose meravigliose: era schietto e scriveva benissimo, ma ha avuto la testardaggine di non voler andare via da Carrara, dove sicuramente avrebbe avuto quel successo che meritava. L’esperienza a Teletoscana Nord l’ha un po’ condizionato in questo. Vittorio diceva le cose in modo sempre diretto, aveva un carattere difficile ma se era risentito con la sua città era perché l’amava e soffriva a vederla cadere nel degrado. Perdo un fratello, mi mancheranno i suoi consigli e il suo spronarmi sul lavoro. Aveva un legame forte con Colonnata, per lui era un punto di riferimento".

L’amore per Colonnata era nato ai tempi in cui era fidanzato con la moglie, Renata Gianni, con cui si era trasferito a vivere in paese e da cui aveva avuto le figlie Eleonora, Eva e Beatrice. Poi la nuova vita con Francesca Nicoli, titolare dello storico laboratorio del marmo: un’unione da cui è nata la figlia Berenice. I funerali si terranno domani alle 10 nella chiesa di San Francesco.