
Il Noa e l’Opa stringono una collaborazione per migliorare le cure: condivisione di sale operatorie, competenze e conoscenze per la comunità.
Due eccellenze che uniscono forze, competenze e conoscenze per metterle a disposizione della collettività, in particolare della comunità apuana ma non solo, per migliorare la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini nel settore più delicato ed essenziale che ci sia: la sanità. Così la Fondazione Monasterio, che gestisce anche l’Ospedale del Cuore di Massa, e l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, hanno stretto un nuovo rapporto di collaborazione operativa. Una convenzione specifica che regolerà l’attività relativa alle procedure di cardiologia invasiva, nello specifico estrazione di device ed elettrocateteri impiantati cronicamente, richieste dalla Monasterio alla équipe della UOC Cardiologia dell’Ospedale Apuane, per utenti in carico all’Ospedale del Cuore, sia la possibilità di eseguire da parte dell’équipe di cardiologia dell’Ospedale Apuane interventi particolarmente complessi su pazienti in carico all’Asl Toscana Nord Ovest da sottoporre ad intervento chirurgico in sicurezza presso la "sala ibrida" dell’Ospedale del Cuore.
Un protocollo che prende il via da alcuni punti fermi, essenziali. L’Ospedale del Cuore di Massa della Monasterio è infatti centro di riferimento per la cardiochirurgia e la cardiologia interventistica; la Cardiologia dell’Ospedale Apuane è a sua volta centro di riferimento per il trattamento dell’aritmologia clinica ed interventistica in ambito di area vasta. Alla fine del 2019 era stato stipulato un Protocollo d’intesa, tra Monasterio e Atno, al fine di sancire la comune volontà di mantenere e potenziare ulteriormente le collaborazioni in essere. Partendo da queste basi, oggi Fondazione Monasterio e Asl Toscana Nord Ovest vogliono rafforzare ed ampliare la collaborazione già esistente nell’ambito delle attività assistenziali specialistiche di cardiologia interventistica e cardiochirurgia.
Il protocollo mette in chiaro i compiti come le competenze da condividere. Due punti essenziali. Il primo riguarda cosa farà l’Asl per l’Ospedale del Cuore: attraverso l’équipe di cardiologia dell’Ospedale Apuane si impegna a garantire l’esecuzione di procedure di cardiologia invasiva, specificatamente estrazione di device impiantati cronicamente, su richiesta dei professionisti della Fondazione a favore di pazienti dell’Ospedale del Cuore. L’équipe della Cardiologia dell’Ospedale Apuane, formata da due cardiologi e da due infermieri, eseguirà la procedura programmata all’Ospedale del Cuore, dove la Monasterio si impegna a mettere a disposizione la sala operatoria idoneamente attrezzata ed il personale infermieristico che sarà formato sul campo.
Dopo idonea formazione, gli infermieri di Monasterio, acquisita l’autonomia necessaria, affiancheranno direttamente i cardiologi Atno durante le procedure di estrazione dei device senza che sia più necessaria la partecipazione degli infermieri Asl. A sua volta, Monasterio si impegna a mettere a disposizione la sala ibrida presente all’Ospedale del Cuore, su specifica richiesta del direttore della cardiologia dell’Ospedale Apuane, per l’esecuzione di interventi di cardiologia invasiva su pazienti Asl che si presentano come prevedibilmente complessi e che, stante la presenza dello "stand by cardiochirurgico" all’Ospedale del Cuore, possono essere eseguiti in maggiore sicurezza.