CLAUDIO LAUDANNA
Cronaca

Ecco lo studentato: un luogo per vivere l’arte "L’Accademia si radica sempre di più"

Professori e allievi ospitati nei 24 alloggi della struttura nata in palazzo Forti. Massari: "Importante risposta i problemi di spazi"

di Claudio Laudanna

Un luogo dove vivere e respirare arte. Questo sarà il nuovo studentato che sarà inaugurato il prossimo settembre nell’ex dipartimento di Scultura di via Buonarroti. Un palazzo storico, acquistato e completamente ristrutturato dalla Professional marble di Giulio Dell’Amico e Stefano Brigato e che metterà ora a disposizione dell’Accademia di belle arti, dei suoi allievi, ma anche di professori e ospiti, 24 alloggi, di cui tre per disabili, dotati di ogni comfort. Complessivamente saranno 45 i posti disponibili che saranno poi assegnati secondo le esigenze di palazzo del Principe. Il progetto del nuovo studentato è stato curato dallo studio romano ‘de Marinis de Pinedo & Partners’ e al momento sono in corso gli ultimi lavori di rifinitura che si protrarranno per tutta l’estate in modo da essere pronti per il via del prossimo anno accademico. Oltre agli alloggi, ognuno dotato di angolo cottura, bagno e spazio per studiare, in via Buonarroti ci saranno tanti spazi comuni, wi-fi perfettamente funzionante e anche un luogo dove gli studenti potranno esporre le proprie opere.

"La nostra volontà – ha detto Stefano Brigato – è stata fin da quando abbiamo acquistato questo edificio di metterlo al servizio della città. Per questo motivo non c’è voluto molto a convincerci della bontà del progetto dell’Accademia e ci siamo subito messi in moto". Il progetto risale ormai a quasi cinque anni fa e quindi molto prima che il discusso articolo 21 del regolamento degli agri marmiferi venisse messo nero su bianco. "Siamo la prima Accademia d’Italia ad avere degli alloggi dedicati e rappresenta una grande opportunità per un’istituzione come la nostra in continua crescita. Siamo già passati da 6 a 10 trienni e da 6 a 11 bienni e al pari della nostra offerta formativa vogliamo far crescere anche le strutture – ha detto il direttore di palazzo del Principe Luciano Massari –. Questo studentato se da un lato è un’importante risposta ai problemi di alloggio che riguardano tanti nostri ragazzi, dall’altro è una tappa di quel percorso di radicamento sempre maggiore dell’Accademia sul territorio. Il Comune, lo ricordo, ci metterà presto a disposizione palazzo Rosso per ospitare la nostra gipsoteca, mentre noi stiamo concludendo l’acquisto del palazzo delle Cariatidi in via Loris Giorgi e non solo".

"E’ un progetto encomiabile" aggiunge il presidente dell’Accademia, mentre è il sindaco Francesco De Pasquale ad allargare il discorso anche ad altre strutture di questo genere. "Un progetto come questo ci dimostra quanto sia importante la collaborazione tra pubblico e privato – spiega il primo cittadino – e va poi a rispondere alle esigenze di un centro come il nostro che fa parte delle città creative dell’Unesco. Ricordo poi che l’altro studentato, a palazzo Saffi, è agibile solo per metà a causa di problemi strutturali, mentre quello della Dogali è ancora fermo. Dopo essere stato finanziato dal bando delle Periferie per due anni quei soldi erano stati bloccati, poi c’è stata la pandemia e quindi è facile capire cosa non abbia funzionato".