Massa Carrara, 8 maggio 2017 - CON LA COLLABORAZIONE dell’associazione Sabine, che opera contro la violenza sulla donne, è partito «L’orto delle donne», progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e presentato al Comune di Massa dall’associazione di volontariato Uisp Grande età di Massa, all’interno del bando per la realizzazione di progetti sperimentali del volontariato.
«L’iniziativa – spiega il tutor, consigliere comunale Giancarlo Casotti – ha un elevato valore sociale. Si tratta di piccoli appezzamenti di terreno coltivati ad orti e non con lo scopo di vendere il prodotto ricavato bensì di consegnarlo a dodici famiglie di Massa in difficoltà. Sono inserite nel progetto anche tre donne rifugiate, con rispettive famiglie. L’idea è di recuperare altri terreni incolti da destinare a orti sociali». Dopo la desolazione dell’inverno, l’orto di via del Casone, a due passi dal mare, sta riprendendo vita e ha rimesso al lavoro, oltre che il gruppo promotore, una decina di donne che contribuiscono alla buona riuscita del progetto, tra cui l’associazione Sabine.
«E’ importante anche per le donne che si rivolgono alla nostra associazione – spiega la presidente di Sabine, Maria Giovanna Del Freo, tutor impegnata a coltivare l’orto sociale – avere un luogo di socializzazione all’aperto come l’orto. Abbiamo così stipulato un rapporto di collaborazione con la Uisp Grande età attivando il progetto che si articola in un corso di formazione con la Coldiretti, partecipazione a visite guidate presso aziende locali, due incontri di formazione in cucina vegetariana realizzate presso l’istituto alberghiero Minuto. Saranno inoltre organizzati eventi aggregativi ed enogastronomici».
Donne, dunque, all’opera tra fiori e ortaggi da concimare: «Partecipo perchè per me coltivare l’orto è un antistress – osserva la pittrice Donatella Gabrielli -. E anche questa è una forma d’arte». Per Fatima Sabatini «è un ritorno all’infanzia, quando mia mamma coltivava l’orto di casa. L’idea mi piace perchè amo la natura».
Patate, cipolle, agli, fagiolini, zucchine, prezzemolo, sedano, peperoni, melanzane ed altro ancora. E alla fine, la fatica si compensa con il raccolto fresco, genuino, senza concimi chimici né antiparassitari. E non solo: l’ortoterapia fa bene all’anima, coinvolgendo la sfera fisica ed emotiva e portando benefici in termini di salute.