DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

"Economia e lavoro non c’è confronto. Vince il turismo"

Il sindaco di Forte dei Marmi sprona la politica "Deve dire quale interesse si intende privilegiare".

Il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, torna a parlare di porto e dei possibili rischi apportati da un ampliamento

Il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, torna a parlare di porto e dei possibili rischi apportati da un ampliamento

Speravo che le mie parole sulla necessità di un’ampia riflessione riguardo all’ampliamento del porto di Carrara venissero accolte come un invito a una discussione franca e aperta sul futuro della costa apuoversiliese. Purtroppo, per ora, ho ricevuto solo una risposta – tra l’altro piuttosto dura nei toni – da parte della sindaca di Carrara. Gli altri, invece, tacciono o si sottraggono al problema". Torna a far sentire la sua voce, che poi è quella anche degli operatori turistici di Massa, il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi.

"Eppure – sostiene Murzi – il futuro turistico della nostra zona non è questione di poco conto. Un’analisi dei Paladini ApuoVersiliesi, corredata da foto dei progetti, smentisce chi sostiene che il porto non verrà ampliato. Anzi, evidenzia che l’ampliamento della superficie complessiva sarà di oltre 130mila metri quadrati. È evidente che un intervento di tale portata comporterà un incremento significativo del traffico navale. Resto convinto che il porto di Carrara e la costa apuoversiliese possano – o meglio, debbano – convivere, ma solo a condizione che il porto non venga ampliato e che il traffico delle grandi navi sia ridotto in modo consistente. In gioco c’è la sicurezza ambientale della nostra costa, sia in termini di erosione sia di inquinamento, e la sicurezza economica di numerose imprese che negli anni hanno investito nel territorio, contribuendo a renderlo una delle destinazioni turistiche più rinomate d’Italia".

"Del resto – dice il sindaco di Forte – i dati del Rapporto nazionale di Unioncamere 2023 sull’Economia del Mare parlano chiaro: nella Toscana nord-occidentale (province di Lucca, Massa e Pisa) il 24% del contributo economico – pari a 339 milioni di euro – proviene dal settore alloggio e ristorazione, che include le attività balneari. Al contrario, il contributo della movimentazione di merci e passeggeri si ferma a 101 milioni. Anche in termini di occupazione il divario è netto: 9.600 addetti nel settore dell’ospitalità e ristorazione contro 1.000 nella movimentazione di merci e passeggeri. Non è miope la visione di chi, come me, difende il proprio territorio e il benessere dei suoi cittadini".

"È noto – conclude Murzi – che la questione dell’ampliamento del porto di Carrara venga percepita in modo diverso tra Carrara, la Versilia e Massa. Ed è altrettanto noto come questi territori abbiano costruito la propria ricchezza economica in modi distinti. Carrara ha seguito una strada diversa, spesso poco attenta alla sostenibilità. Non sorprende quindi che oggi si manifestino posizioni diametralmente opposte. La questione, tuttavia, è essenzialmente politica: su cosa si vuole puntare per il futuro? Quale interesse si intende privilegiare? I partiti politici, soprattutto quelli che detengono responsabilità amministrative e capacità decisionali, prendano posizione e abbiano il coraggio di esprimersi chiaramente davanti alla cittadinanza. Io continuo a ritenere che la difesa del turismo e delle spiagge debba essere la priorità".